Volontà - anno VI - n.10-11 - 15 dicembre 1952

vescovili, i parroci stessi impartouo lezioni di religioni;' che nelle ri– correnze di solenniti'.1 come la Pa– squa, certi presidi di Licei penuet– tono ai preti di ,,cnir-e a fare pre– diche dentro gli istituti stessi; 1 cl1e gli scolari, per insistenza dei presi– di, sono condotti spesso in chiesa per assistere a funzioni religiose; che tutti i libri cd i programmi scola– stici sono di ispirazione cattolica, e che se per t:3SO circola ancorn qual– che libro di lettura a spirilo laico ,,iene proibito con op1>ortune circo– lari ministeriali;: che il ministro della P.l. si era nominalo una Con– suha Didattica' a lui devota, per li– mitare l< opportunamente » i testi scolastici, il <1uadro della scuola ita– fourn è pili che mai completo. Tut– to ormai è sotto il controllo inqui– si1oriale di un ministro della P.I. che rice,•e gli ordini dal Vaticano. E' 1>roprio ,•ero, come diceva Co– dignola, che << dominio clcric11le,su- • sii spiriti e democrazia, sono termi– ni ù1conciliabili >). L'atmosfera in Italia è asfissiante: 1 t con$Crvato in vi1a u1111 circolare fa. scista del 9-6-1940 che dice: " oltre all'in– .segm.1me11to religioso 11revilllo d11i program– mi Kofo5tici, f'au,'s!en::.a e feduca:.:ione re. ligiosa dei b11lilla e delle picc<>leitaliane viene da/a nelle scuole a Cllra dei cappel• lani ,/elfo G.l .t. per la d11r11u, ili circa 30 minuti, ogni quill(/ici siorni. presente un is1nmore o un comandante e/ella G.I.L •· Il che ranno vc111ilezioni di religione d– l'anno; <:ioè la porta complcta1Uc11te aper– ta ai pre1i anche nelle scuole che non sono SOiio il loro diretto conlrollo. 2 Nella Pasqua 1952, i presidi dei licei « Mamo:oni,. e o: Parini » di Milano co'n– ceuero al Clero l'aula magna dcll'iSlituto per fare predichi! pasquali agli scolllri, du. S78 pare di risalire a ritroso negli anni, almeno di un secolo. Totalitarismo cattolico Gedda, segretario dell'A.C., affcr– nuwa « Dove giunge il cristfono, gi1111se come "rnestra anche la Chie– sa ed ivi può giungere l'Azione Cat• tolict1. Citi lavora per servire Dio e hL Chiesa, anche it1, politù;tl, que– sti è llf>Ostolo ». Ecco indicato i.I compito di ogni cattolico in ogni campo della vita sociale e politica: in <1ualsiasi aui– viti'.1egli vi deve portare il suo spi– rito di cattolico. Del resto egli è SlleSSO richiamato all'osservanza di <1uesto compito sia dai politici de– mocristiani al governo, sia dalle al– te autorità eccles"iastiche. In temJ)i di consuhazioni elettora– li, i Vescovi impugnano il decreto di scomunica del S. Uffizio per ricor– dare al loro gregge che se è pecca– to mortale non votar<', altro peccalo mortale è dare il ,,010 a candidati non democristiani. raruc le ore tle$tina1c alle lezioni. (Scuola e Cimì. 30-<~-1952). , ., Uua circolare minislcriale ha proibito, J>er cS., nei licei l'antologi11 italian., di Ni– cola Sapcgno. Il pror. Salvenini 1>oi in un altro suo ar1icolo su « Il Momfo » 6•9-1952, dice c-he ., il minislro della P.I. ovi,-alemlo– Ji df 11no legge fu~iJIU del 1924 ( !) vielo in una $CU.Ola il tes/o che viceversa è adot• talo in molle allre M;U<>ie •· ' In Volontà, N. 6, 15-5-1952 abbiamo parlato ilei tclllativo di (1ues1a Consuha Didattica con a capo C. Calò di varare un programma suo per l'insegnamento della filosofia. Abbiamo d1110 l'elenco dei testi ira cui gli insegnanti 11otevano scegliere. Ed è in1crcffa111e vedere 11uclli chi! veni– vano esclusi.

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