Volontà - anno VI - n.10-11 - 15 dicembre 1952

,del « movimento dei protestami in Diocesi, dei luoghi di culto, dei luo– .glii di riunione i,1, case private, dei 1mstori residenti, dei p.stori cli 1xz.s– .saggio, ,lei rappresentanti. de/J,.'eser– cito di s,ilvczza o di 01:>erc t1ssisten– :iflli » ccc. (cc n'è già abbastanza ,,cr vedere lo spirito inquisitoriale del documento). E Schuster è sceso in lizza con tutto il peso dell'autorità derivatagli dal suo fo]gido passato di grande fascista. Ed ha detto: te Clt<> cosa domamliamo alle Au– torità tautli? Clic sia risvettata, giusta le leggi, la libertà di coscicn– Zfl, soprlltutto rigiwr<lo lii cittadini. .slmuieri., mci clie per motivi supe– riori d'ordine religioso e politico si" t'(IDn•nfltfl la libertà, specit1lmen– ti• " preti e frati apostati, d'illcrÌJl(I• re colle loro storture la unità degli itt,lirmi />Crcostituire nel territorio ,w:iom,le delle seste co/omre all'al– to romfmllo elci gerarclai stranieri•· I commenti sono superflui. La libertà di coscienza, di pen11ie– ro, di cuho ci è garantita dai vari arlic•oli della Costituzione•, ma sap– f)iamo quel che valgono le leggi e in quale conio sono tenute <1uaudo ,esse con1rastano con gli interessi dei 1,otcn1i. Sono un bel ornamenlo che Sl'r\'f' solo a nascondere molle brut- 1ure. A11ualmente, in halia. le legi;i so– no dettate dai grandi preti o dai politici del Vaticano. Schustcr non ha fallo che esprimere volontì1 che etanno ancora 1)il1in alto di lui, non 1 Ecco che cosa dice in 11ro11osi10l'1r, 1icolo 19 ddla Cos1i111zione: « Tuili lwm,o ~liritto di pro/ew,re liber11meme /11 propria Jecle religi'"''· il, 111wbi1Ui /orma indivi– . tlw,le o auocillta. di farne proJ}f1311ntla e .Si6 ba fauo che ri1>etere <1uel10 che la Civiltà Catt.olica esige da anni: « La Chiesa cattolica, convinta per le sue divine prerogative di es– sere l'unica vera clricsa, deve recla– mare per sè sola il diritto ulla li- 6ertà, verc/1è w1ict1meute alfo veri– tà, non mai all'errore <111estopuò coni1>etere ... Per co11segue11u1 in uuo Stato in cui la maggioru11:,1 è catto– lica, la Chiesa cl1ie<.leràclic all'er– rore ttott sia data m1'e.!iste11:.,, legale e clic se esistono minoran:c di reli– gio11i <liverse, <1ue.!leabbi,1110 .!Olo 1111'e.!iste11:a di fatto senza ft1coltà di ,livulgare le loro creden:e ». 2 Dagli esempi citali ci si può ren– dere conto che l'esistenza di fotto di nitri culti è im1>ossibile: la 1,olizja è lii !)Cr dis1,crdere le riunioni pub– bliche e private dei non cattolici e ,,er tradurre costoro davanti ai tri– bunali. Come ci sembrano ormai lontani i I.empi in cui la maggioranza degli italiani pro,•a, 1 a ,•ergogna J>Cr l'in– serzione dell'art. 5 nella Costitu– zione. La Chiesa può, o~gi, perme1- 1ersi tan1e infrazioni alle leggi del nostro 1>aese, 1an1i arbitri perchè ha un prezioso alleato in <1uel Gover– no che, avrebbe, invece, il do\'ere di esigere da tutti il ris1>etto della Costituzione. Monopolio dell'as8istenio ai giovani Un altro campo in cui la Chiesa ha disteso la sua mano rapace è quello dell'assistenza ai gio,•ani. In un altro numero della rivista 3 ,li eserciuirnc in priralo o ili pubblico il culto, purcl1è non :si traili di r#i contrari 111buon costume. 2 CiviJt,ì Ca1tolic11. N. 7, p11gg. 33, 19,18. ., Yolonlii, pag. 367•

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