Volontà - anno VI - n.9 - 30 settembre 1952

dere uccc.:,Saria la collaborazione cou il governo in esilio e persino in S1lagna, nel caso di un eventuale ritorno. Anche iu esilio incomincia la 11umovra revùioui:sta dell"iutcrno deUa Spab'l1a. Poco si sapeva alJord sullo stato piil o meno embrionale dell'organizzazione che pote\'a esservi laggiì1. Le notizie erano confuse ed i delegati che erano irl\"iati in Spagna ritor nanmo con notizie contradditorie. La frazione collaborazionista tentò diffondere in esilio le informa– zioni portate dei suoi emissari. Ma la verità è che in Spagna solo si pen– sava a resistere al (ascismo, a realizzare opere di solidarietà in (a,,ore di chi cadeva nella lolla, ed a ristabilire contatti con i compab'lli che si nasconde,•ano in diversi 1Ì1odi per sfuggire alle 1icrsecuzioni <lclla poli– zia. I compagni rimasti in Spagna uou avevano neppure pensato se dov..,.. vano adottare questa o quella JJosizionc. L'esscozinlc per loro era lottare e sal\'arsi dalle J>ersecu7.ioni. r collaborazionisti trovarono il terreno Favo– revole, dopo 8\'er insistito su un argomento sempli<..-ee suggesth•o: « Lu ri\•oluzione iniziata nel luglio del 1936 non è ancora finita. Terminerà e-on il nostro ritorno in S1,agna ed nna volta distrutto cd annientato il foscisuio >1. L'argomento era efficace ed i compagni di Spagna caddero nclltt rele cli<' i coll11horazionisti a\'evano loro tesa. D'altra parte si Cecero pure circo– lar~ notizie false e calunniose. [ partiglitmi dell'azione politica non perde– \'ano tempo cd adottavano i metodi propri dei politicanti. Così arrivò dalla Spagna un ultimatum che obbligò il Comitato Naziona1c in Francia ed i militanti in esilio ad accettare le decisioni e la linea prese dal Comitato Nazionale di Spagna. I secessionisti seppero sfruttare meravigliosamente l'accOrdo a doppio taglio approvato nel Congresso di Parigi. Questo, in– fatti, a"en deciso: « Tl l\f. L. S. • C. N. T. in Francia non riconosce altro Co111i1atoNazionale ciel Movimento Libertario S1>agoolo che c1uello della nostra organizzazione di Spagna -o. 11 Ne segui un Comitato Nazional~ che a"e"a la prerogativa di (ar accettare i suoi ordini. Questo fu la causa del– l'inasprimento delle relazioni e dell'assurdità di una ricostiluzionc in esilio. del così df'IIO Governo tlclla Re1mbhlif.a S1>agnola. Si pretese inviare a questo governo un governatore e dei ministri rnp- 1>ri'senta11ti il Movimento Libertario Spagnolo. Si convocò una riunione plenaria straordinaria che si tenne a Toulousc nei, giorni 30 settembre e 1-2 ouobrc 1945. nella <1uale si smentì i1 co1lahor11zionismo e si stabilì di comunicnrc ui signori che \•olcvano governare che la C. l,T., cioè il Movimento Li 1 hertnrio S1>agnolo, e@autornva i suoi pretesi rap1>rescntan1i. Ed a,·,·ennc la scissione. . Il grosso dei militanti rimase fedele ai suoi principi, convinto che la partecipazione a] governo era qualcl1ccosa di piì1 di un errore. Sono pas– sati degli anni e le illusioni collaborazioniste risultarono prive di <1ualsiasi fondamento. L'insuccesso fece compremlOf'e a molti l'errore in cui erano caduti. Non 1ioel1i desiderarono ritornare in seno nd una organizz11zione ,s Mf"morili llel ConF,rcJ..'-0 di Pari~i. 011. rii, • Dirlamcn rorrf"g11011die111e :11 punto 18" rl,c lr:illa 1lt•II~•rel:111,ioni ron il 111ovi11u.·11to in S11aF,n11. Arril"III, Amerira e lnF,hilterra. 540

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