Volontà - anno VI - n.9 - 30 settembre 1952

JI popolo si diverte. in lulla (come fuori d'Italia). I suoi goveroanti non lesinano aiuti alle industrie dello spettacolo (teatri, cinema, 1tadi, eocietà calcietiche. procee– sioni religio1e, ecc.). P e G dicevano gli imperatori ro– mani: pane e giochi. F F F dicevano i re borbo11ici: farina feete forca. Non c· ~ nulla di nuovo nell'azione di governo. Nel 1951 il popolo italiano ba speso 139 miliardi in "divertimenti " - non mettendo però nel conto le spese enormi e non contabilizzate dagli statistici per i fuochi artificiali e le processioni dei vari santoni e santini locali, che 1000 anch' esee "divertimenti ., proprio in senso stretto (atti per divergere il popolo dalle riflessioni sui suoi mali). lu tutto, può dirsi certamente 200 miliardi. 94500 milioni di teatri e cinema. 44.000 di scomme88e sportive. Nell'io• 1ieme, un aumento di più del 13 O/o sulle corri1pondenti cifre speee nel 1950. Intanto, il " tenore di vita,, della gente che etu al di· eotto del livello umano - milioni in Italia - non si mo– di6cn, anche se "l'aristocrazia dei poveri,, alimentata dal governo dà l' illusione di un miglioramento. Ma chi vi pensa, tra questa gente, che ogni giorno più considera la propria testa un oggetto d'ornamento, che e' appassiona a sport che non pratica, che cerca con il giornale con la radio con il cine di occupare la macchina mentale comun• que in ogni minuto libero dal lavoro, per evitarsi il ri– echio di peneare ai mali sociali in cui affonda eempre più? Spedizione In abbonamento postale • Gruppo lii Redezlone e Ammlnlstraz.: Cesella postale 348. Hapoll Versamenti sul Conto Corr. postale n. 6/19972. Napoll L 60

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