Volontà - anno VI - n.9 - 30 settembre 1952

veramente libertaria. e molti \·j entrarono. A J)artc: rimasero. i credenti nei miracoli politici ed i poch:i che non \'ole,,ano essere in co11lracldizio11c0011 le loro affermazioni <li ieri. . In seno al movimento libertario ci sono tutt'oggi elementi che ,·orreb– bero un'unificazione delle due tendenze. A me pare che i collaborazionisti ,perdano terreno ogni giorno, giacchè-si vedono abbandonati da quella massa sulla quale speravano affermare la loro pcrsonaHtù. di politici. Non stu• pisce. quindi, che in un Congresso tenutosi a Toulouse nel 1950 si dichia– rassero disposti a sciogliersi per ingrossare l'organizzazione libertaria. L'idea dello scioglimento corrisponde ad una decisione del movimento Jibertario. Era stato diseuso l'eventuale ritorno delle pecore smarrite e si era deciso di accettare il ritorno individuale dei collaborazionisti, escludendo in un modo assoluto l'ammissione in massa. ~onostantc la decisione del Congresso d.i Toulouse, pubblicata nell'or– gano « Espana Libra », i secessionisti non si sciolsero, e al contrario, cerca– rono di guadagnare aderenti al.la loro causa nell'ultimo Congresso dell'A.I.T. Però uscirono du <1uel Congresso in un modo poco serio quando il movimento sindacalista libertario internazionale dichiarò il suo disaccordo con i loro principii e la loro posizione. I secessionisti potevano avere ancora qualche speranza poichè con le loro manovre erano arrivati in seno al– l'A.I.T.: infot1i ave,, a.no qualche collaboratore nel segretariato. l\fa costoro commisero qualche azione equ.i,•oca che prO\'OCÒle proteste de) Comitato Nuzionnlc del M.L.S. in Francia e che portò alla disapprovazione a cui abbiamo accennato. Questo accade,,a cinque anni fa. FRONTE NAZIONALE P. C. In frtmcia. il .1ig1wr /)uc/os (.1egreturio na.:ionale ad interim del PC. /ì11chè 10rni. dtd/,, Rmsia 1'/,oer.:) /111 l1mcfoto ubbirliente fo parola d"orclit1Pn11ouiui,m, che conuiene ulfimperi11lismo ru.$.(O, Non pii, lo MlegnMo rifiuto cli ieri ud ogni conta/lo con gli odiati borghesi. co,i i pii, odi11ti sociafi.$ti, lii/ti pii, o meno « nemici ,lei prolewrillto ». An:i, un 111,erto:,tc,ulere fo 11111110. 1111 es11licito offrire ,li lavorare in.cieme. Frome /\'r1:io11ale.che re.c1aureràl'imlipenden:a della Francia (,Iall'America .s'intende, 11011 gicì dalla T<u.c!lia grt1ncle JJOtrfocomune), cl,e imporrei l'abroga::io11edel pool carbonei. acci11io (per rE1Jro1m occidemalc, s'intemle 11011 per J"Euro11r1orientale dove serve al Grane/e C(1110),che evite.rit il ri,,rmo della Germania (occidentale, .s'intende: l'oricn1ale, è be.ne elle si armi agli ortlirii rus.si ). Il Frmue. Na::io,wle. 1.1. 5':nza dislinzionc! di opinioni politiche, di cr<"dcnze rdi~iose, di ronclizioni socinli ». /Je.r qmmto 110:,.~sembrare incredibile proprio queste son le. />a• role di D11c/M, rivolte 11 15e11te cl1e fino ad ieri erano • mertenari ,le.ll' Americ(I » nel mi~ glior dei casi. - Ma clii llbboccl,erù u11cora? Utili idioti ve n'è dapper1utto: ma idioti fino al pu1110 cf1e rorrebbe oggi il PC i11 Francia f)llr probabile che re 11e siano pocl1i11i, $e no biso• gnerehbe e/avvero disperare. Hl

RkJQdWJsaXNoZXIy