Volontà - anno VI - n.9 - 30 settembre 1952

mi della borghesia. o con un allean– ~u da raggirati con lei. J>otrà essere realissima e utilissima pei signori borghesi, ma per il popolo non sarà mni che una finzione. I signori borghesi, di tutti i par• Liti ed anche dei partiti pili a,•an– zati, per quanto siano cosmopoliti, <1uando si tratta di A:uadajmar del danaro con lo sfruttamento sempre pili esteso del lavoro popolare, in politica sono egualmente tutti fer– venti e fanatici 1rntriotti dello Stato, il patriottismo non essendo in realtà, come l'ha dello benissimo l'illustre ttssassino del proletariato di Parigi e il salvatore attuale della Francia, si• ~nor Thiers, nient'altro che la pas– sione e il culto dello Stato nazionale. Ma chi dice Stato, dice dominazio– ne dice sfruttamento, il che prova che Ja parola« Wolksstaat (Stato po– polare), divenuta e rimasta purtrop– po oggi ancora la parola d'ordine del Partito della denominazione so– cialista deUa Germania, è una con– traddizione ridicola, una finzione, una menzogna, senza dubbio inco– sciente dalla parte di coloro che lo preconizzano, e per il proletariato una trappola pericolosissima. Lo Stato, per quanto si faccia popolare nelle sue forme, sarà sempre una istituzione di dominazione e di sfrut– tamento, e quindi per le masse po– polari una fonte perenne di schia– vitù e di miseria. Dunque non c'è altro modo d'emancipare i popoli economicamente e politicamente, di dar loro ad un tempo il benessere e la libertà, che di abolire lo Staio. tutti gli Stati, e di uccidere per ciò stesso, quel che si è chiamato sin 498 qui la u: politica »; la politica nou essendo precisamente altro che il funzionamento, la manifestazione sia interna che esterna dell'azione del– lo Stato, ossia la pratica, l'arte e la scienza di dominare e di sfruttare le masse in fnore delle classi pri,·i– legiate. ~'fon è dunque vero dire che fac– ciamo astrazione delJa politica. l\"on ne facciamo astrazione, poichè ,·o– gliamo positinmente ucciderla. Ed ecco il punto essenziale su cui noi ci separiamo in modo assoluto dai politicanti e dai socialisti borghesi radicali. La loro politica consiste nell'utilizzare, riformare e trasfor– mare la politica e Jo Statoi mentre la nostra politica la sola che noi ammettiamo, è l'o: abolizione » tota– le delJo Stato, e della politica che ne è la manifestazione necessaria. Ed è soltanto pcrchè vogliamo francamente questa abolizione, che crediamo di a,·ere il diritto di dirci internazionalisti e socialisti rh·olu– zionari; perchè chi vuol lare della poJitiea diversa dalla nostra, chi non vuole con noi l'abolizione della po– litica, dovrà (are necessariamente della politica di Stato, patriottica e borghese, ossia rinnegare nei faui. in nome del proprio grande o pic– colo Stato nazionale, la solidarietit umana dei popoli all'estero, come pure l'emancipazione ecouoruiea e sociale delle masse all'interno. 1 1 Prote:d11 dell' Allean;;a. « Oeuvres $. Pa. rigi. 1913. \'OI. IV, pagg. 37 e se,:g.

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