Volontà - anno VI - n.9 - 30 settembre 1952

RITORNO A PROUDHON. ( L PRIMO VOLUME delle • Oeu- ,rres complètes,. di Proudhon comparve' nel 1926, presso la Lib~c– riu Marce) Ri,•ièrc. Il sociologo C. Bouglé Ju l'anima di <1uesla im1nesa che ha un alto valore intellettuale: voglio salutare la sua men1oria. sen– za dimenticare lo scornparso Marcel Rivière che è stato il pili devoto (ra gli editori. Fin dall'inizio, tutto un gru1>po di filosofi e di storici si d.i• visc il lavoro: la redazione delle no-– te e le introduzioni. Quauordici ,,e,. lumi sono stati pubblicati; l'ultimo è di qualche settimana fa. Altri se– guiranno ad un ritmo eh.~, purt.rop– po, le circostanze non accelereranno, nonostante la forma volontà di Ro– bert Abrrmson, il successore di Mar– ce} Rivière. Il volume che è staio ora ora pub– blic,uo contiene i seguenti testi pre– ziosi:. Contradictions politiques, Les clemocrates assermentéA, Les re/rac– taircs, Lcttrcs aux ouvriers en vue des clections de 1864, Si. les rraith dv )815 oni cessé d'exister. Le introduzioni e Je note sono l'o– pera di storici e di filosofi profonda– mente conoscitori di Proudhon e del suo ambiente storico: il filosofo Th. Ruyil~n. l'anziano. uno ~pirito pie- no ~li sapere e di suggezza, Georges Duveau e J. L. Puech, ai <1uali dob– biamo note,,oli studi storici. Com(' l'hanno detto mli introdut. tori. questo volume è in sostanza il testamento politico di Proudhon. il suo libro sulla ('t1J>11Citi1 delle classi lavoratrici dovendo esserf' c·onside– rato come il suo testnnwnto sociale. Proudhou non è un autore del <1ualcsi possa riassumere il 1•ensiero in qualche linea slretlamente logica: egli ha sempre scriuo e llcnsato se– condo il suo genio, da ciò derivano tante formule spettacolari che non corrispondono sempre alla sua pro– fonda credenza; da ciò tanti para– dossi e tante contraddizioni politi– che che hanno imbarazzato i suoi amici ed irritato i suoi avversari, senza, però che mai e poi mai fos– se messa in dubbio la sua buona [e– tle, persino nei casi piì1 scabrosi. Si è egli contradctto pii1 di quello che appaia? Gli introduuori ci dan– no delle spiegazioni che cercano di lavarlo di questo rimprovero con pii1 amicizia, io penso, di quello ch(' i fatti consentano. Non è mia inten– zione tar loro questo amichevole rimprovero, poichè si trntta di esa– minare il pensiero di Proudhon tf'• nendo conto delle circostanze: ('d è 499

RkJQdWJsaXNoZXIy