Volontà - anno VI - n.9 - 30 settembre 1952

m.11 ica e viva, rhe se <1ualcheco– ~11 può 'ucciderla, è l'introduzione della politica nel programma ... ». 1 ... L' Associazioric Internazionale <lei ]avoratori, ho detto, ha potuto prendere un 'estensione immensa per– chè essa ha eliminato dal suo pro– gramma obbligatorio tutte le que– stioni politiche'e filosofiche. La co– sa è così chiara che c'è da stupirsi ,·era mente cli doverla ancora •pro- vare. . Non credo di aver bisogno di di– mostrare che l'Internazionale per– chè sia e reui una potenza, deve essere caJ)ace di trascinare nel suo seno e di abbracciare ed organizza. r,) la grande maggioranza de] prole– tariato di tutti i paesi di Europa e d'America. Ma qual'è il progrcmww poli1ico o filosofico clie potrebbe vantarsi di riunire soli.o fo proprUl bm1diera milioni di uomini? Soltan– to un J>rogramma eccessivamente ge– nnale, cioè indeterminato e vago, può farlo, perchè ogni precisazione in teoria corrisponde fatalmente ad una esclusione ad una eliminazione in pratica .... di libertit, d"umanità, di vita o di" morte delle masse. Se c'è ancora un ideaJe che le masse oggi siano capaci di adorare con passione, è quello dell'ugrw• glian::m economica. E Je masse han– no cento volte ragione, perchè fin. chè l'uguaglianza economica non a– vrà sostituito il regime attuale, tut– to il resto, ulto quello cl,e costitui– sce il valore e la dignilà dell'esisten– za umana, libertà, scienza, amore, azione intelligente e solidarietà &a. terna, rimarrà per esse allo stato or– ribile di menzogna. Lu flassione istintiva delle nrns;e per !"uguaglianza economica è così J!rancle che Sf" esse potessero sperare di riceverla domani dalle mani di un despoia,. cadrebbero certamenle e irriflessil'amcnte, come spesso è avvenuto, in balia del dispotismo. Per fortuna l'esperienza storica ha servilo a '{Ualcosa anche al.le masse. Og~i, esse incominciano ovunque a capire che nessun dispotismo non ha e non può avere nè la volontà nè il 1>olere di tlargliela. Jl programma dell'Internazionale è ottimamente chiaro a <1ucsto proposito: La e- 11wncipa:ione <lei lavoratori non può esser" opera clif" ,/egli stessi fovororori. 2 La stessa cosa è per tutti i princi– pi politici. Innanzitutto - e Marx 1 cd Engels 1>otranno bene darsi da fare, ma non cambieranno questo fauo diventato patente in tutti i pae- ... Il proletariato in generale e in si - non esiste pi1'.1 nessun principio tutti i paesi oggi è animato da una politico, io dico, che sia capace di diffidenza profonda contro quello che muovere Je masse... è politica e contro tutti i politicanti Ciò che le masse vogliono, ovun- del mondo, qualunque sia il loro co. <1ue, è la loro emancipazione eco- lore, tanto i repubblicani più accesi uomica immediata, perchè in essa quanto i monarchici più intransigen– sl:1 realmente tutta In questione · ti, tutti avendolo ugualmente ingan- nato, oppresso, sfruttato. 1 Dell'Impero Knout-Cermanico. • Oeu. \•res ))' Parigi, 1910. voi. IV. pngg. 407, -108. 412. Con simi]i disposizioni che esisto.

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