Volontà - anno VI - n.9 - 30 settembre 1952

BAKUNI,NCONTRO MARX NOI ABBIAMO certamente molto deplorato e continuiamo a de. plorarc profondamente ancora oggi, l'immensa perturbazione e demora. lizzazione che le idee pangermani– ste hanno gettato nello sviJuppo co– si bcHo e meraviglioso e spontanea– mente trionfante dell'Internaziona– le. Ma nessuno <li noi ha mai pe11- sato di proibire a Marx ed ai suoi troppo fanatici discepoli di d.ifTon– derle in seno alla nostra grande As– sociazione. Noi avremmo creduto di venir meno al principio fondamen– tale della pii',, assoluta libcrt.à della propaganda tanto politica clic filo- sofica. · L' Internazionale non ammette <·ensura, nè verità u.fficictli in nome delle quali si possa esercitare que– sta censura; essa non le ammette perchè fino ad ora non si è posa– ta a Chiesa o a Stato, ed è pre– cisamente perchè essa non l'ha fatto, che con la rapiditi, incredi– bile della sua estensione e del suo S\'iluppo, ha potuto stupire il mondo Ecco quelJo che il Congresso di Ginena, meglio ispirato di Marx aveva compreso. Eliminando dal suo . programma tulti i principi politici e filosofici, non come oggetto di di– scussione e di studio, ma in quanto principi. obbligatori, ha fondato la potenza della nostra Associazione. È •vero che nel secondo <;ougrcsso dell'Internazionale, tenutosi u Lo– sanna nel 1867 degli amici mali i– s1>irnti, non degli avversari, non ren– dendosi ancora ben conto della ,•e– ra nalura della potenza di questa Associazione, avevano cercato di ri– mettere sul tappeto la questione po– litica. Ma fortunatamente non arri– varono che u questa dichiarazione platonica: « la questione politica era insepara.bilc dalla questione e– conomica >> una dichiarazione che ciascuno di noi può sottoscrivere, poic.hè è c,,idcnlc che fo.. politiw, rioè l' istituzion.e e i, rapporti reci– proci degli stati, ha solo lo SCO· po cli assicurare alle classi ~over– nanti lo sfruttamento lega.le de] 1•ro– letariato, da cui risuha che se il pro– letariato vuole emanciparsi, è co– stretto a prcntlcre in coosidcfazio11c In. polit.ica per combutterla e rove• sciarla. Ton è in queslo modo che la concepiscono i nostri avversari; ciò che essi hanno voluto e ciò che vo– gliono, è la politica positiva, la poli– tica dello Stato. Ma non avendo tro– vato il terreno favorevole a Losanna, si sono saggiamente astenuti. ... Marx ha almeno reso un gran– de serVizio all'Internazionale, dimo– strando in nna maniera molto dram- 493

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