Volontà - anno VI - n.8 - 15 agosto 1952

sa cffìcacemcnle liberarci dalla gr!l– migna della superstizione. non ta– gliandola violcntemcntf' alla su1,erfi– cie, ma sradicandone con cura e con p!tzÌt"nza le l)Ìi1 minute ramificazioni. Per raggiungere <1uesto scopo hi– sogna condurre per anni ed anni una lolla ,,igile e multiforme, senza lra– scurnre i dettagli e senza lasciarsi ~– durre dal cotuoclo Sf'm1)licis1no del– l'azione violen1a, che sarebbe in que– sto campo pericolosissimo. Le mi– sure immediate, rivoluzionarie, sa– r.mno evidentemente violcnle. T be– ni ccc·lcsias1ici saranno naturalmen– te cs1)ropriati come tutti gli altri e il. manteni111cnlo dei sacc1·doti c•f"SSC• ril d"cssere a carico della comunità. ì\h ,pianclo si fosse giunti ad una condizione di completa uguaglianza ,wllc possibilit;, e nei mezzi di lot– ta. l'i11111ieg~della violenza contro una propaganda che non adopera ,·iolcnzc sarebbe 11011 solo umili1.1nte ma anche dannoso, in quanto ver– rebbe ad essere, in Condo, un argo– mento a favore dei nostri an•ersari. Distrulli i privilegi_, do,,rebbc comin. l'iarc il lavoro giornaliero di propa– ganda e di cultura che si fa o do– vrebbe farsi ora negli altri 1>aesi, colla differenza che esso sarebbe con– dotto a parit:1 di condizioni col ne– mico. Se noi anemo turn forte in– fluenza nella vita italiana del perio– do postri\'oluzionario, dovremo far si che il lavoro per la dirfusione 1•0- polure della cultura sia condotto col– la stessa energia che il lavoro 1,er la con<1uis1a del pane <1uoticliano. Questa san\ la vera e 1,iì1efficace bat– taglia coutro il millenario nemico rhe ha s:qu110 costruire eoll'im1ml– pabile una base cosi solidll alla -:ua polcnza mutcrialc. LUCE FABURI CONTROLLO DELLE NASCITE La JlOJlolazione italiana, ie1•011do il cemimc1110 del ,I nO\'embre 1951, risulla com- 11les;;i\•ame111e di 17.020.536 nbitanli residenli, conlro i ,12.127.123 risuhanti dal een;;i. me1110 1936. In tre lustri la popolazione italiana C dunque aumentata di poco meno ,lj 5 milioni; in rap1>orlo alla s1111crfìtiedel Paese. ess:1 e 11a;;;;a1a da 139 a 156 unità per kmq. Il mauimo ddl'incremc1llo demogrnfìco ;ii ri~con1ra nel meridio11c. do,·e l' au– mento' e Alato ,lei 15,3%; nell'llalia Cenlralc (Toscana, Umliria, Marche, Lazio) esw è ~talo del 12,7%; in 11uella Settentrionale llcll'8.3%. Questi numeri il0no tragiri. J>cr chi cono:!t'II dc ,·isu come vive la gente dalle « fa. tniglie numerose)). Ciò 110111oglic che rcccnlemenle il Co\·erno d1:Ua lte11ubhlica Clericale Italiana, in– sieme all'altro Covcrno pur esso mollo cattolico ddl'lrlanclu, l1a minacciato di ritirar,i dalla Organizzazione Sanitaria Internazionale delle ~. U. se si foue ap11rova10 la pro• postn cli occu1rnrsi del problema del controllo delle nascile. (E la no1izi11. 11a1uralmcntc, è 11a.!S11la 11raticamente inosscrva11. I grandi giornali ed i grandi politiri wno in hen altre ract"ende alfac1..-enda1i). 432

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