Volontà - anno VI - n.8 - 15 agosto 1952

LETTERA A Go A. BORGESE Caro professor,~, HO LETTO, come muti altri italiani, il suo accorato appello 1 per un muta. mento d·indirizzo nel cinematografo italiano. in cui le pare che il neo– realismo presenti del popolo italiano un ,·iso deleriore. E pur sapendo che le darò dolore, poichè sento come Ella ami IUllll\•in l'Italia e gli italiani, 11\i pcrmclto di consigliarLe uu soggiorno di sei mesi tra noi - sei mesi ,·iaggiando, 1,cr itinerari che sarebbe ahimè trop1>0 focile suggerirLe - 1>cr rendersi conto dello stato di efTetti,•a degradazione in cui ci ha lasciato il glorioso ventennio fascista. Lasci 1mrc andare 1c le, Jrteci11 veuembilc ,, grmule ... rwreofotr, da um/rt <mtica lrtuli:.ione virgilia,ui /rancescmia chmtescn ... », <1uella che te parve m11mirabile agli storici inglesi del t.cmpo garibaldino e Clwourriano e pro/e• /etica e santa. 1dh,,poesùt dei llrowui11g ». E lasci anche da parie l< gli. sforzi ed i successi degli. uomi11i e partiti politici che ... son vcmui vitt ·via tirando " galla ... /a. nazione che dicci mmi. fu cofova a picco». Nè parli delle condi– zioni della nostra teet1ica. nè della « stabilità dc/11, lim co11stctlltfl1 . 1.ou s en:.lt gelosie», uè delle l< esposizioni italimw all'estero». Son tulli discorsi a vuoto: chè sarebbe assai facile mostrarLc chè nè l'azione dei politici nè la produzione dei tecnici nè la stabilità finanziaria nè le stesse esposizioni al– l'es1ero son cosi rosee come a Lei di lontano apJ:tare. Beu altra è la realtà a11uale del popolo italhmo, in tutti i campi delJe sue attività. E badi che dicendo popolo io non intendo limitarmi a quella parie l)itl misera che giustaruenlc Lei chiama « 11/ebi >>. La cosideua gente per bene dei ceti medi non è per nulla migliore: anzi, in molti sensi peggiore. E l'abisso del peggio si trova, poi, nelle cosidetle « sfere dirigenti ». Tutto è marcio. Bisogna aver coraggio di vedere <1uesto punto di partenza. Non pn metterci anche noi col muso nella greppia, ma anzi per riprendere il noslro lavoro verso un avvenire migliore, animali dalla certezza che gli ila• liuni non sono nè 1neglio nè peg~io d'ogni altra gente del mondo, e per essi è pure 1>ossibile ricostruire <1uclr11manità che il fasr-ismo (e, s'in1ende, il gioliuismo, e le guerre ... ) han dis1n11to. Il neo-realismo cinematografico rispecchia <1uesta condizione nei suoi film migliori - tra cui non è certo e< Due soldi di speranza». t un segno c~nfortantc che alcuni abbiano avuto il coraggio (« Ladri di biciclette)), llpico!) di guardare con occhi chiari l'abisso in cui siamo, concludendosi 1 f< Due tfolfori ,li .~pcrat1:11 >1, Corri,•r,· della Sera. Milano, 29 gennaio. 433

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