Volontà - anno VI - n.6 - 15 maggio 1952

migliore fonte pouibile a dimostrazione della politica 01111ortunistiea dei vari p.c. nazionali. in funzione della 11olitiea impc• rialista di Mosca, E' però un peccalo che quclili documen– ti siano quasi acm11rc leni e medi1ati so– pra1u110 da coloro che hanno già un"idea abbH111nza chiara del regime slatale ruiiso e della politica dei dirigenti « comuni$ti ». I cosi deni « mili1anti di base .n del P.C. difficilmen1e riescono a metter l'occhio su quesla specie di documenti: così 11011si possono rendere conto delle rinuncie, dei com11rome115ia cui son condoni dagli im– brogli e dai tradimenti dei loro capi. In questo libro Tasca ripul,blica, in ri– produzione fotografica, il numero di « l.,cs cal,icrs du bolu:evisme .n compilato alla fi– ne del 1939 e pubblic:ito con la data del gennaio 19-10. La rh-is1a, di caraucre 1corico, non usci– va da 1cm110: in quel particolare momcn- 10 ,•erme lanci:ua Ira i militanti france11i del PC per aiularli ad • adattarsi • men– talmente al volla(ac:cia 11olitico della Rus– sia, divenula di c:OIJ)oamica di Hitler. Si conoscono .i, fotti. li p.c. francese do• po a,·er sostenuto la J>Olitica eslera dei va– ri giH·erni francesi e in particolar modo. quella di prc1 1ara:r.ione alla guerra contro Hitler (il gruppo parlamentare comunista era arrivato persino a volare i erediti mi– litari il 2-9-1939) si dichiarò conlrario al– la guerra do110 il pano concluso l.ra la Russia e la Germania. Il revirement di tul– li i militanti non polè CHere così rapido come avrebbero voluto i 11oli1ici di Mo– Bea, 11crciò ci forono in un primo momen– to, diserzioni di comunisti. sbandamenti c confosioni. Si doveva rimediare a 111110 ciò con questo numero dei • Cahicrs » da– to che in Francia dopo il patio RuMO-Te– dcsco, 111t1ele altre 1iuhhlicazioni comuni– ste enrno state 80ppreMe. Ecco quimli giungere a proposito i discol"!i-mallone di Molo10,•, gli scriui-manone di Dimitrov, di Thore1. e di tanti altri capi comunisti, e le riesumar.ioni di brani oppor1unamen- 1e !Celti degli scrini con cui Lenin s·cra battuto a suo tempo contro la prima guer– ra «imperialista». Si rerrava, rosi, non 1an- 10 di giu&1ifìcare prcuo • la massa II del 11ar1i10la nuova 11osizionc dello Stato rus– so di fronte alla Germania di Hitler, e di fronte a ((Uella • guerra imperialisla 11, a cui es.so tlovcva più lardi prendere parte ro– si allh•a, quanto di avvolgere il fallo incre– dibile in 1ali nebbie di J>arole che i fede• li gregari giungeasero Aenz"accorgeri!Cne a non cn11irvi più nulla - che è la miglior,• base per l'ubbidienza. Ques1e 11. gius1ifìcuioni » dell'alleanza tra lo stato "Socialista» imperante in Russia e la cricca nazista imperante in Germania saranno sepolte nell'oblio do110 poco più di un anno, <1uando la Germania tla na– zione amica divcnla nemica, e gli « im– periali&1i » di Washington e Londra e Pa– rigi di\•entano a lor voha alleali 11cr la « grande causa eornune ». E allora con quel J)rocesso di obli1crazio11c dei falli sgrade– voli rhc è 1ipieo della lloriografìa P.C .. anche il numero ~pcciale dei ((Cahiers :,i s1rnrisec. Di\·e11ta inlro,·abite. Dopo pochi anni $i 11uò magari dar del bugiardo a chi dica d"nerlo Jcno. Ci sono in questi « Cal1icrs • saggi del– l'arte « dialcuica • dei fobbricanti d" idee comunisti, capaci di comporre i contrari più opposti e di dare interpre1a:r.ioni via via di,•er8e agli stessi fatti e gitua:r.ioni pur conservando l'ilJugione che sia sempre coe– rente ed in(allibile la politica dei capi c-omuni.ili, Solo con tali metodi il PC ha potuto rar digerire ai suoi militanti, ad es., un Thorcz che trasforma la sua parole d"or– dine (lel 1936 « Contro 1/itler e contro i suoi agenli in Francia• in quella Jel 19-10 « Il nemico è in caso nostra•· Bene ha rauo quindi A. Tasca a ripro– durlo e diffonderlo. A forza di hr banc– re il naso della gente su questo muro clel– Ja sistcma1ica menzogna PC., del coprire con 11seudo-idee le vere ragioni delle mos– se che - capi lontani del PC. ordinano ai capi ,•icini e questi ai loro gregari, dell'u– Eare le regole formali del ragionamento, per fanaitiz.zare anzichè per illuminare - v'è da §l)erare che qualcuno via ,·ia si cvegli. G. B. 3.55

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