Volontà - anno VI - n.6 - 15 maggio 1952

dei suoi militanti. Essi, continuano, in sostanza, pensando che la base prin– cipale di ogni )oro preoccuJ>azione sia nella C.N.T., cioè nel conservarne l'orientamento finalista e nell'influenza che considerano necessaria eserci– tare nei sindacati, per permearli del tonico anarchico. Questa opinione, che dà la base J>er un modo d'agire alquanto particolare, è l'origine delJe discussioni interne sui u metodi d'azione: anarchici », e genera serie im1uie– tudini in seno alla C.N.T. stessa. Quei militanti della C.N.T. che sono contrari all'csisteuza dell'anarchismo organizzato, e coloro che conservano in fondo un'interJ>retazionc purainente sindacalista, proteslano contro la « tattica faista ». Si sentono urtati dall'interesse cl1e la F.A.I. mosLra verso d.i loro poichè ritengono cJ1e essa noa dovrebbe immischiarsi nei problemi intorni dell'organismo confoderale. Si è parlato, nuche in campo inter– nazionale, di una « dittatura della FAI )J spiegando che <1uesta si esercita con pregiudizio del libero svolgimento delle attività interne della C. N. T. t un 'es1>ressionc esagerata e fuori luogo, ma ciononostante, contiene una base di verità. Non si Irata di « dittntu.ra )J ma solo di interesse concen– trato, di preoccupazione costante, che domina il J>Cnsiero dei militanti della FAI, nel senso di« vegliare» perchè la CNT si mantenga sulla buona strada. A mò d'esempio citiamo dal recente libro di J. Pei.rats i seguenti paragrafi: u Creata con il sano proposito di. vegliare sull'integrità del Mo,,iJnenlo Libertario Spagnolo, la F.A.l. [a atto di presenza da.nnti al pericolo devazionisla di cui ci occupiamo. Da un manifosto firmato dal Com.ilalo Peninsulare, in data del dicembre 1929 stralciamo i brani se– guenti: « È sofistico credere nella neutralità del mo,•imento ideologico e di propaganda sovversiva, ogni ,,olta che la sua carat1eris1ica di cmanci• pazionc e il suo innegabile svolgimento nel piano sociale non possono eludere, in alcuna forma, l'iufluenza, pili o meno preponderante, delJe ideologie in lolla per l'egemonia nellu società, e ancor più <1uando ogni suo risultalo morale e sociologico è prodotto dalla minoranza pii, potente che mi.lita nel suo seno. Perciò vediamo, sul piano internazionale, tanti mo,•imenti operai <1uante sono le tendenze sociali, poli1iche e religiose. È pur vero che ogni mov·i. mento operaio qualum1ue sia la sua natura, è un im1>erati\ 1 0 del sistema capitalista e statale, ha la sua origine nello slato d'inferiorità politica e di disuguaglianza economica in cui si 1rovano i lavoratori, la sua azione immediuta si radica nella. conquista di miglioramenti materiali e morali, però non j>uò e non deve dimentic.tre che nel 1uo stesso piano, seppure con cara1teris1icl1e e J>articolarità diverse, esistono altri movimenti so– ciali che anch'essi lottano e aspirano non soltanto al miglioramento eco– nomico degli oppressi e alla emancipazione del la,·oro che essi compiono, ma anche alla cauterizzazione assoluta di tutte le piaghe dominanti e alla spar.izionc completa di tulli i pri,·ilegi politici ed economici. Di ,1ui )a necessitù, per la C. N. T., se dav,•ero desidera che ln sua azione sia vast8 e demolitrice, nel 5eoso più nmpio della parola, di tr0\ '8.re un nesso con quell'organismo, che coincida eon i suoi procedimenti tattici e con- 346

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