Volontà - anno VI - n.6 - 15 maggio 1952

Maria Luisa Berneri non fu mai influenzata nei suoi giudizi da con. siderazioni personali, 1)er quanto la sua vita ne offrisse tanti motivi. Con 1a sua Camiglia aveva vissuto in lta– Jia sotto il Fascismo, aveva provala la vila degli esuli in una Francia re:1zionaria, aveva perduto il !ladre in Spagna acl opera di assassini co– munisti, era passata attraverso l'an. sietil di sapere la madre arrestata a Parigi dalla Ghestapo dopo la ca– du1.-:1della Francia nel 1940, e la ilaura che la stessa sorte potesse aver colpito la sorella e tanti cari amici. Passò in Inghilterra gli anni della guerra. E nemmeno il lrovarsi flrO• cessala, insie1ue a tre dei suoi com– pagni, con minaccio di pene fino a 14 anni di prigione, la fece de,•ia– re dal proposito cli scrh,ere e dire pubblicamente ciò cl1e jlensan giu– sto. n anarchico spagnolo ha scriuo (come suo contributo al volume in memoria di M.L.B., « A Tribute )i, Frcedom Press, Londra, 1949) come l'avesse profondamente offesa I' at– teggiamento di a1cuni ri(ugiati spa• gnoli che aderirono all'ultima guer– ra semplicemente per ]a ragione « tattica » che una vittoria alleata avrebbe significato il rovesciamento di Franco cd il Joro ritorno alle ca– se cd alle famiglie di Spagna. na 1ale onesti, intellettuale - che emerge dalle posizioni adottate, e dalla sua bruciante indignazione contro l'ingiustizia, sia che accades– se nella disfatta Germania o neH'in– difosa Burma - risalta nel confron– to con la furfanteria dei politici che denunciarono i campi di concentra– mento nazisti finchè erano in gucr- ra con la Germania ma tro,•arono convenicn1e ignorare i campi- di la– voro schiavo della Russia finchè du– r:n'a la guerra in cui essa era « al– Jcata )>, salvo riscoprirli ora che non son pii1 fratelli in armi; di quei llO· litici che ora proclamano in Franco il 1,rincipale 1< democratico» d'Eu– ropa, nonosrnnte le miglil"lia di vite che ha sulla coscienza, sol perchè ha (C comb;111u10 il comunismo» più a lungo di lulli; e che, infine, ora proclamano il candore ciel regime totalitario di Ti10 sol pcrchè ha rot• to con St:1lin. E' cp1esto op1>ortuuismo 1>oli1ico, qucslo cinismo, c1uesta ipocrisia, che :Maria Luisa Bcrneri ha denunciato con tutta la sua intelligenza cd ener– gia durante la sua 1ro1)JlObreve vi– la. E se <1uesto volume di suoi scril• ti non facesse che riesprimere quel– l'atteggiamento tenace, la sua pub– blicazione sarebbe ampiamente giu– stificala nel nostro 1empo. :Ma noi pensiamo che esso offra c1ualcosa di piì1 dircllamenle positivo. E' un ap– pello per I' internazionalismo vero tra gli uomini e donne comuni, e per l'umanismo cd il senso della di– gni1i1 umana come principi che g·ui– dino le nos1rc \'ile. E' certo c1ucsto che essa inlcndcva quanclo scrivc,,a: « ,roi rifiutittmo di <lCCCllllre l'l1ffer– mazio,ie che i processi ora in corso in Europa non ci ri.guardatto. E' ve– ro che le nostre proteste non m11tc– rm1t10 il. corso lfogli event.i, ma noi dobbiamo ugualme,rte esprimerle>). Per lei, come per noi, era impos– sibile assistere in~iffercnte al perpe– trarsi di un'ingiustizia; ed il farlo era 1>er lei, cd è per noi, il rinun– ciare al ris1>etto di sè ed alla 1>ro– pria dignità di esseri umani.

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