Volontà - anno VI - n.5 - 31 marzo 1952

11arte. aumenta proporzionalmente alla lenta e progressi"a diminuzione delle forze \'itali dei la\'oratori, poichè nella misura che l'alimentazione è deficiente, il padrone constata, necessariamente, che il rendimento dimi– nuisce. Gli scioperi del marzo e aprile (1951) hanno dimostrato che la mag– gioranza deJla popolazione è cosciente della situazione, e c1uindi, è ostile al governo. Il clero mo:,tra sempre una lealtà abbastanza sospetla. Gli opNai ~catenano scioperi in tutte le parli e perfino i contadini, l'anno scorso, incrociarono le braccia. ~cl marzo del 1951 lo sciopero dei conj.u– matori fu seguilo dal 95 per cento della 1)01,olazione, il che dimostra ,·he persino i monarchici \'i aderirono. Ora, si vuol mandare a 1norte <1uesti uomini pcrchè trovarono il meraviglioso coraggio di trasferire sul terreno della lotta il sentimento di tutta la popolazione. Ma non si tratla soltanlo dei no\'e o undici uomini che il governo condanna a morie, si tratta in\'ece. della condanna di tutta una ,,opola– zione che \·iene uccisa con la fame, che viene ro\•inata. Questi uomini hnnno cercato di realizzare un'unione - qualunque ros'-e il fine ultimo della loro ideologia, <1ualum1ue fosse lo scopo della ricostituzione dei loro sindacati - hanno cercato di unirsi perchè per la Spng:na si pone ora un caso di salult' pubblica. Gli oppressori Jo sanno cd è per questo chf' vogliono eliminare gli uomini liberi, montando ,ki simulacri di prOf•c,.~i che gius1ifichino l'a.5sassinio. Es~i pensano ,li realizzare anche un atto pili vergognoso di <111ello (•he- stiamo denunciando: ed in ciò la nostra posizione è ,,articolarnwntc grave. Se questo govnno rovina il paese, se ha contro di sè tulla la popola– zione, qual'f' la <·ausa che lo mantiene al 1,otcre? Chi impedisce d1e crolli ,·ome un easlello di carta? franco ed il suo g:O\•crno sanno che hanno pcrdula la partita, che non di'-pongono nemmeno della caparilÌI lccnica necessaria. Che cosa è. dunque. t·he im1)edisce ,t questi gO\'Crnan1i di fuggire o f)t~r lo meno di cambinre pnli1ica? Siamo, noi i dcmonatici! \loi che ,.ap– piarno che questo govnno approfitta df'lla tensione internazionale, noi f'he 11a1)piamo anche, e in modo parti,·olare, che <1ualora In lcnsione internazio– n:ale aumentasse, questo governo g:iocher1·bbc la sua carta f'0ll la speranza <li ottenere un posto lrn di noi. Sa1)pia1110 che se quf'SIO governo fosse f'Oll– \'in10 da una dichiarazione di OJ!ni democrazia occidentale ('he s1)eeific3.:~c che in nessun ca.:o potri, contare .!oli di cs--e. potrebbe allora e.:S<"recondono ad aprire gli occhi " a rneditare :,ulla sua politica. Ci troviamo qui '-cnza 2:randi spt'rm1ze di poler agire direttamente ~ul governo Cranchista, nrn è nef'essario low1re pnchè l'opinione pubbHca ren– gisra e 1>crchè tal(' Of)inione obblig:hi il i;overno francese a reagire. Doh– hiamo ricordare quaulo abbiamo cond1111nato j tedeschi che vivendo, pc:.·r ('S<'mpio, a lato di un t·ampo di f·orwcnlramenlo dicevano: << non lw udito 11u//,,, non lw visto ttullll n. Persone mori\•:mo tutte le notti: i tede~chi non 235

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