Volontà - anno VI - n.5 - 31 marzo 1952

avt•\·ano udilo nulla. Que• ~la siluazione ci lrn fal– lo inv1·ntar1> la frase t< re– jpunsabilìtù collettiva >>. S(' noi laciamo quan– do gli uomini muoiono; se noi taciamo l' ei di– chiariamo democratici e se taciamo e accclliamo, sotto pretesto di una guerra che ancora non C• sistc e che non dovrebbe prodursi, se acct'ltìamo che tutti. que~ti uomini siano torturati. siano per– cossi, si.:1110 ucci:.i, allora non comprendo Ja ragio– ne di continuare a pro– clamarci Democrazia. ANORÈ BllETON Se c'è nel mondo un luogo in cui il cuore del– la liberlÌl continua a bat– tere, se c'è un luogo da dove i suoi battiti ci giungono meg]io scandiLi che da qualunque altra parte, sappiamo tutti che questo luogo è la Spagna. Entusia.sma pensare che quindici anni di dittatura non l'hanno spezzata. In occasione dcgl i scioperi di Barcellona del marzo 1951, si è potulo constatare che non sol– tanlo non era diminuito affatto Ja combattivi1à, ta1110 negli ambienti O• perai che in quelli uni– versitari, ma che un ma– gnifico contagio si esten- 236 as ven 6EDRGES ALTMAN ALBERT CAMUS-L G RENE CHAR - l6NACI S Hommes libre,, manlfestez votre solidai DE RESISTER' AU DERNIE ; , .. ~~ ' ,· c.lna subito all'insieme della popolazione, isolando volonlà di e:ipcllerli come un corpo estraneo al paesi:', Tutti coloro che hanno parlato di questi scioperi, del popolo spagnolo, sono rimasti colpiti dalla loro teo macd1i11 d'olio. Evidentcmenle si trattava di un fenome: dono conio come un semplice boicottaggio di tram, d,i bia potuto diffondersi eon tale ampiezza. Passavano

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