Volontà - anno VI - n.5 - 31 marzo 1952

~tanchezza e lo ~cettici.~mo crescente dei la"oratori frustrati nelle loro spe– ranze ri,•oluzionarie: :a demagogia fascista e autoritaria che, attirando l'attc11zio1w delle m..ss-c verso ideali follaci e fittizi, le svia dalle solu– zioni razionali e dai problemi reali. La situazione interna ricorda, sollo ('<'rii aspetti, la l'rii:ii d<'I 19:\6/37, però le possibilitit di una ripresa popo– lare •lella coscienza, J veri fattori della situazione, sono attualmente pili ric•ùtti di allora. Lr p"-icosi della guerra turba la maggioranza degli spi– riti c fol.;;ifìca il con1orno delle questioni di ordine interno della politica inlcrnazionalc. Per ordine di importanza, 'la que"-tionc di Franco è stata la l)rima ad essere rompromessa e ('0"11lletamente folsifìcata dalle pro– ~Jlf'tlhe della g;twrra. Ln nostra presa di posizione aulitotalitaria, non sarebbe completa se non rifiutassimo di accNlare i folsi dilrmma tra i valori che ci sono curi: se accettassimo le gerar<'hie rhe subordinando questi prcz.iosi valori ai fol'1;i dilemma finirebbero jlCr screditare e sauifirare il lutto: ~e accetlassimo in anticipo che la liberi~ fos.i;e o;;acrifìcata alla pace o la pace alla liher1à. ~on ,•orrei però .• ~vocando il quadro e i problemi di questo momento in l.!ui il terrore franchista minaccia la ,•ita di no,·e nos1ri com1)agni. indr– bolire in nessuna maniera la umanitl1 della nostra protcsl:t e la sua stessa efficacia. L'emozion<' che ri suscita il pensiero di questi uomini minacciati dalla morte, è molto pii, forte di luttc le generafo,.zazioni delle ideologie e dei pro1, ~am.mi . Esso conta per la sensibililà degli iudi,·idui come per la sensibilità deUe masse. ~cssun avvenimento collellivo. nessun massacro collet1i, 1 0 ha su.i;ci– talo nella nostra epoca. così abituata al dcli110, protesle di un'estensione e- cli una ,·cemenza confrontabili a <1uelle che provocarono gli assassinii di Mn,tteotti, l'in('f'mlio clel Reichstng e il processo di SacC'O e Vanzclli È sopratutlo nell'inl<'riorc delJ'uomo rhe ce nf' accorgiamo. Oitgi, l'universali1ì1 umana si personifica, per noi, in questi nove condanaati a morie a llarcf'l1ona. Tulle le spiegazioni <'he le autorità [ran<'histe possono dare per diffarmarli. p<'r macchiarli non t'i hanno con– vinto. Conosciamo il metodo. È quello di tutte le dittatur{'. Conosciamo 1::iteeniea di •< amalgmnn n che consislc nel mescolare nella oi;Jc.i;sa prort·· dura falli ed unC'he aC'C'USatiben distinti gli uni dagli allri. Ricordiamo eh" Lm f'Omuniralo del governo di Mussolini annunci{/ lu rhinsura dei circoli dei movimf'nti di opposizione e ,li alr11ne case di tolleranza. rwllo stesso testo e !'-enza di~c•riminazionc. Prima di terminare voglio fare qui alJu,;ione ad un importante a\'\C• ninwnto della vita religiosa che avrà luogo ques1'anno in Spagna; e vorrei farlo eon lutto il rispetto chr il fa1to esige. con tulto il rispctlo che è nel mio costume verso le manifestazioni dellu fede cristiana " senza la minim!t intenzione di offendere nessuno. Si f' annunciato !)Cr ,,nest'annQ, in SpnS?:na, il Con~rcsso Eucaris1ico internaziona]e. una manifestazione che è In pili solenne nella liturgia cattolica e in onore di Cris10. Spero "h" non sarì1 C'onsiderato come irri- 233

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