Volontà - anno VI - n.5 - 31 marzo 1952

... Conoscenza della natura e dei bisogni del fanciullo e anu)rc per ,,sso sono pertanto i due requ,isiti essenziali di ogni vera educazione; essi sono i due re<1uisiti che permettono al fmiciullo di ac<Juistarc distinzione nella intima vita di accomunamento colla madre (' cogli ahri, e di salire al piano ddfo personalità e dell'universalità, col processo percettivo-mot.orio, cdl. linguaggio <> infine col pensiero, consolidando al tempo stesso le peculia– rità. distintive, i tratti individuali,. essendo veramente se stesso . ... Nel rapporto tra madre ( o vicemadre) e infante è essenziale clw si st.abilisca un rapporto cli libero ucconumamento. Questo è il segreto per un sano sviluppo del fanciullo, per la formazione in lui di una. vita. ricca di int.imità e capace di profonde e vaste relazioni. Se la madre, se più tardi l'insegnante presenteranno al fanciullo le crescenti <lomande di so– cializzazione offrendogli in cambio quel dono senzu prezzo ç/u, è costituito dal loro amore e dalfo loro intelligente comprensione dei suoi bisogni, il fanciullo fctrà sue quelle domande e farà del rnpporr.o soci<tle un rttpfJOrlo di libertà, si e<lucherà auW•educmulosi . ... Emerge (così) un ideale di educazione, fondato soprn una cousi– derazione delle conquiste della scienza psicologica, che segnn. n sua mèta lo sviluppo nei giovani di capacità di colfoborazionc, di accomunamento, di identificazione, di consenso profondo cogli altri fondate sulla sponta– neità, sul possesso di sè e di att.itudùii di autocontrollo. E' l'ideale ddln formnzi<me di una società di persone che sentono t.m loro vincoli vroforuli di unione, di identità, e che questo riconoscimento della loro sostanzinlr• medesimezza effettuano attraverso il rispeuo reciproco, lo sviluvpo di. qua– lità diff<'renziali, in modo che l'accomunament.o non si ponga come eli– sione, la socialità corne distruttiva della libertà. E' l'ideale di una soci.et.à per compenetrazione, dell'orchestrazione dei diversi, dell'unità nella di.• st.in: ::ione. Appctre così chiaro come non sia agli interessi « pii,, alti)) della produzione, o del Partito o dello Stato o Chiesa, che questo ideale edu– cativo vuole formare i membri delle giovani generaziorii. Questa edu.w– zione intende semplicemente formare i giovani per loro stessi, perchè rie– scano a collaborare nelle loro vie diverse, intendendo la sottostante ugua– glianza dei diversi .. . Qu<•.~M i<lf?alt? educativo, av·valornto dalle conoscenze sullo sviluppo frwciullo messe a nostra portata dalla psicologia contemporanea, vuole unire in sintesi felit:<> l'aspetto individuale con quello sociale della vita, non sacrificando nessuno dei due all'(lltro. Non vogliamo (e se lo voles– simo costringeremmo in uno stampo innaturale i giovani clw ne uscirf>b• bero deformati e disumanizzati) nè promuovere la formazione di esseri preoccupati soltanto di loro stessi, poriendo a norma e segno della. loro esistenza quotuliana il loro sviluppo individuai.e, il loro affermarsi e la loro felicità personale esclusiva, nè dar vita ad esseri interamente proiet– tati nel soriule, ig1wri di qualsiasi altra dirnenskme al di fuori della p<tr• tf>cipazione ad attività di. lavoro e di c c polit.ìa )). li culto dell'intimità, della riflessione, della· concentrazione, della me– ditaziotu> si ponf> w•r noi con pari dignità accanto al culto per la parte– cipazione alla vita della comunità, a quel riconoscimento dell'altro in cui 269

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