Volontà - anno VI - n.4 - 29 febbraio 1952

FINZIONI E REALTA' UOMINI E COSE LA SCIENZA modt>ma e l' mwrchia di Kropotkin, incomincia con riueste parole celebri: l< L'anarchismo è l'inte,:prctuzione meccanica d.i tutti i fenomeni, ivi compresi i fenomeni mentali ». Se que!òlta affemia– zione ha un '3Ìl:,'llificato- ed io ne dubito - può darsi che esso voglia am– mettere l'assimilazione dell'individuo-monade al corpuscolo-atomo: l'uno e l'altro sarebbero gli elementi di cfo:grcgazione massima d1 organismi (ma– teriali o sociali) la cui struttura, molto l}iù elevata nel suo complesso, sa– rebbe legatn alJ'aspello « ,•itale >1 dei fenomeni. :S,, invec·e, <1uc1Ja non è altro che un con[ronto rettorico (ed il pr0\ 1 erbio Crancese dice: com1mraiso11, n'est pas rnison), l'espressione <<atomizzar-e-», non potrebbe applicarsi in– distintamente alle cose ed alle collettività umane, dato che, nel primo caso, il residuo di qucst'opcra1,ione è press'a poco, un'astrazione morta, mentre nel secon<lo essa libera il soggello \'lvente pensante ed agente da tulta l'astra– zione mistificatrice. Senza penetrare nel dominio filosofico. e per attenersi alle semp]ici fondamenta (]ella morale- pratica, è ammesso gencralmentC' che esiste' una certa differenza tra un uomo cd una cosa, c questo mi pare giustificare il principio, profondamente anarchico, secondo il quale l'uomo non deve trattare il i,UO simile come una cosa. La differenza tra un uomo ed una cosa pro\ iC'nc dal fatto che essi apparh.'ngono ad una <( specie >) differente, 01)pure è legata al fatto c·hc un essere umano i-, piì1 di ogni altro oggetto al mondo, una individmalit~,? Per parte mia, ammetto, che se si conviene di chiamare «anima\) questa differenza irriducibile e misteriosa che se– para l'essere dalla cosa, l'anima non appartiene alla s1>ecie, ma all'indi.viduo. Se l'anima appartiene alla specie come prelenclono gli organicisti, si– gnifica che essa esiste al disopra e al di fuori dei corpi, come (tunleheccsa di trascendentale: significa che esistono in qualchC' maniera, dei corpi senza anime e delle anime senza corpi, ciù che d'altra parte sembrerebbe molto diCficile dn conciliare con una spiegazione del mondo che si vuole monista e materialista. Ci sono tuttavia molti uomini che ragionano come se i fe. nomeni della vila umana, in particolar modo i loro aspetti vivi e spirituali, 192

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