Volontà - anno VI - n.4 - 29 febbraio 1952

CARLYLE ECCO COME CARLYLE conce– piva la storia: 11 Secondo che io la intendo, la storia universaJe, la storia di quanto J'uomo ha compiuto sulla terra, è, in Condo la storia de' grandi uomini, che quaggiì1 lavorarono. Quei grandi furono gli informatori, i mode1li, e, in un largo senso, i creatori di quan. lo la massa generale degli uomini riuscì a compiere nel mondo, sono propriamente l' esteriore materiale resultato, Ja pratica attuazione e in– carnazione di pensieri, che alberga– rono nei grandi quaggiù inviati: la loro storia potrebbe giustamente con– siderarsi come l'anima della storia di tutto il mondo ». E negli Eroi si Jcgge anche: cc Il grand'uomo, con la sua libera forza uscita direttamente dalla stessa ma– no di Dio, è la folgore. La sua pa– roJa è la saggia parola consolatrice, in cui tutti possono credere. Da che egli l'ha tocco, tutto fiammeggia in– torno a lui, di fuoco pari pl suo. Si crederà che l'abbiano destalo i secchi tizzi, che andavano sgretolan– dosi in polvere? Ne abbisognavano grandemente: ma in quanto a de– slarJo ... ! Secondo me, sono critici di ben corta veduta quelli che gri– dano: « Guardate, non furono i tiz– zi a fare il fuoco? >> Nessuna più tri- ste prova può dare l'uomo della sua piccineria, di questa mancanza di fede nei grandi uomini. Non v'ha sintomo più triste in una generazio– ne di questa comune cecità pel fuo– co spirituale, di questa fede riposta soltanto nell'arido mucchio di legna morta, È il colmo della incredulità. In tulle le epoche deJJa storia del mondo, troveremo come il grande fosse l'indispensabile salvatore dcl– i 'epoca sua; - la scintilla senza la quale la legna non sarebbe mai bru– ciata. Già dissi come la storia del mondo sia la biografia dei grandi uomini >>. Questa può essere filosofia della storia, soltanto se filosofia vale meta– fisica idealistica. Per la metafisica tedesca, infatti, la storia non era che un continuo porsi e svolgersi come realtà della Idea; al posto dell'Idea il Carlyle mise l'Eroe. La concezione storica del CarJyle è platonico-begeliana. L'Eroe è archetipo storico, dal quale derivano le azioni e le conquiste co1- 1etl.Ìve. Il patriarca, lo scrittore, il re il profeta, il poeta, il sacerdote: cate– gorie romantiche. In Sartor Resar– tus queste categorie si rivelano su– blimate dalla loro comune natura profetica. Gli Eroi sono i « testi ispi- 183

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