Volontà - anno VI - n.4 - 29 febbraio 1952

dell'individuo, vive anche l'altra preoccupazione, apparentemente oontrad– dittoria, che l'organizzazione statale sia fortemente e saldamente fondata ..... >), 3 - Carlo Ladercbi, anch'egli dopo la lettura del libro di Sergente Har– me1, ricostruendo a modo suo le grandi Jinee storiche deUo svolgìmento de! movimento socialistico, dalle sue origini anarchiche -alle trionfanti dege– nerazioni autoritarie (ed inlroducendovi errori di fatto così candidi come l'attribuire a Malatesta il compendio de « Il Capitale >> di Marx compiuto da Cafiero), conclude che: « ... l'anarchia di Proudlwn /u un incomparabile impasto di oonserva– torismo precapitalisti.co e di sUlncio verso l'avvenire ... >> (( ... con Bakunin .. , comincia la fase del 6ociaUsrno antiautoritari.o, in cui ideologia anarchica e Ulehl.ogiamarxista si con/011dono in r.este già molto confuse per natura ... » 'finchè « •.. man mano che si svil11,ppala grande industria scompare nel pro• letariato l'aspirazione ad affermare la personalità individU(lle e vi sorge invece un sospetto verso chiunque non accetti le dottrine conformiste e con– sacrate già accettate dai (< compagni »... il socialismo marxista ed autori– t,ario che sorge verso la fine del secolo e che trWnfò completamente ira Russia ... » mentre •« .•• l'anarchW, con l'avvento di questo socialismo, restò spinta all'a. rione individuale esasperata ... agli attentati della fine dell'Ottocento ... >> per cui « ... tutto il grande movimento anarchi<;o,a vederlo oggi, si colora ni nostri occhi quasi come un idilio, l'ultimo grande idilio della ci.viltà di Occidente •.. ». Come si \'ede, mentre i più acuti si pongono, ciascuno a modo suo, pro– b]emi che scoprono Ja segreta vitalità dell'atteggiamento ,anarchico anche tra gente che ne ripudia le idee ma ne sente in sè, neJla inquieta coscienza del nostro tempo, le tragiche domande - i più (( giornalisti » ricamano agevoli trame su una sup.posla cancellazione totale dell'anarchismo ormai in atto. Tutti meritano ris.posta, e l'avranno. Ghè questo supposto morto è ben vivo, seppure ianoh'esso immerso nella crisi -da cui oggi non può estra~ niarsi nessuno, nè persone nè gruppi, che intenda agire in armonia con il pr0iprio pensiero profondo. 182 1 v. « Lo Spettawre Italiano», Roma, anno lii, 11. ll, novembre 1950. 2 v, « 1l Mondo)>, Roma, anno III, n, 50, 15 dicembre 1951. 3 v. « Il Borghese», Milano, voi. Il, n, 21, l novembre 1951. V.

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