Volontà - anno VI - n.2-3 - 15 gennaio 1952

2 ANARCHISMO E TEHZO FRONTE La illustrazione che ci ha dato Fonteni~ (lcll'u,.o france:,l' dello slogan ,àel Terzo Fronte non ci ha persuasi. E ne acce11niamo somnrnriament(• le rai;ioni. Siamo (.l"ac1·or<lo 1·!1c dire 11111~<:011 Stalin ni· <·on Truman ,1 è in-,uffi– ci1._•utt.·:e Lra anar<·hi('i non è una granJc ,.coperta. ~oi stesbi abbiamo ri– pctulamente inl'iÌStito 1'11\l.1nceessi1;1 di precisare (( <'Oniro Stalin e contro Truman )). Ma ci pan· clw, mentre f' molto chiaro che il 1,roporre una vo– lontù di lotta parallela contro l'uno e l'altro blo1·co. non lo è altrettanto il proporre (come è implicito nello slogan di (( Lt:'rzo fronte >►) una idea di (( terzo blocro >>. I~ in (ondo una ennf'l"ima Vc..'rsiouc ,1t,lli' rìcorrcnli il– lusioni tcrzoforzi!)IC, trasportate que::,la volta :,,11 un 11ia110anarchi('o. E. come le altre, tmch~ questa ci pare non solo inutile ma dannosa. La condizione ~o('ialc è ussai più complicai.a degli ::-clwmi semplifil'a• tori con cui si sp<:ra d'insei·irvi iJ « terzo fronte )>. Non basta pensare come F. ad una <e soluzione>> che « dt>vc ott.cncrsi mediante 11n combattimento che raduni 111t1sse sfnutalC )>. Tullo ciò è profondanu'ntc utopistico. È il solito errore di chi, parlendo dal rifiuto dc1la sociclà com't!, spera poi di potervi <e fare politica)): operazione che ricl1ieJe prima di tutto di di– ventare una ruota della sociclà che si rifiuta, cioè l'assurdo. Le <<masse)) (e si sottintende, cre(liamo, dei lavoratori) sono sfrullate da noi assai pili che in Francia: eppure è ben chiaro che riescono a me11erle hl moto (ma in colonna, ma con spirito di ubbidienza ... ) soltanto quelJe « organizza. zioni strullur.al <' )) tipo DC o PC eh<' di<'on loro: seguiteci e vi daremo pane, pur sapendo che pane in rctdti1 daranno a ben po<"hi. ciof' mentendo. Il 1< combattimento di 11111SS<' sfrullatc ,1 diventa u11 {'omhattimcnto ,alido pf'r noi, cioi: <•/ficac,, ai fini di libntù cJu, ci animrm.o ull'ozioue, solo quando è di volontari: non mai quando i.· di <·olonm· comandate da gf'• ncralL E conw combattimento di volontari è oggi im1)ossibile. E, quando noi ci rassegn-iamo IJ('r aver seguito a pro1,agandare slogans analoghi a quelli dei Partiti, allora non .abbiamo succ(•! l-i.ou ~ualmenle. e se p('r un poco cc ne dura l'illusione poi ei-~a svall'ii.,·e nt'I sen:,,o Jel vuoto a ('ui parliamo quando tli<:iamo le veri- parole nostre. Lo slogan dc] « terzo (ron1c )) è sbag-liato, secondo noi: 111a non pcr– chè è uno slogan; così <·ome << far politica)) ci ()flrC sbagliato ma non p<'r preoccupazioni moralistiche. Parla.re di (( terzo fronte)> ci fa scendere allo stesso piano di discorso bugiardo dei Parliti. Vf'ndiamo anche uoi un'il– lusione. L'errore ci sembra grave in quanto ci snatura. F. la realisli<'a con- 142

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