Volontà - anno VI - n.2-3 - 15 gennaio 1952

Jeuo, che non era nemmeno una eccezionale opera architettonica. E man– cavano i trecento milioni per le arginature di Occhiobello e Pontclago– scuro. Solo oggi, a rotta avvenuta, iJ Governo ha voluto mostrare di poter stanziare miliardi e miliardi. E ieri? ». La risposta a ,1uesta donumda sta in ciò che il Governo, gli stessi uo– mini dello stesso Governo, fa oggi. I promessi stanzi«amertti di miliardi per via si assouigliano in poche centinaia di milioni. Un sottosegretario è co– mandato ad <( agitarsi )) sul posto dei disastri per (( fare buona impressione )l ma basta proprio solo per la fì.gura. La lentezza dei lavori è ormai rilev,,w da molti, da tuui in pratica quanti non sono << ubbidienti )> alla DC. E degli aiuti che sono stati promessi con sì larga, abbondanza, l'unica cosa concrt!la che matura è Lu « equiparuzione degli alluvionati tti profughi)), che sta en– trando in funzione . . Uomi,ii, donne, bambini colpiti senza loro colpa (e per chiure colpe delle cosideuc Autorità costituite) ricevono l'elargizione governativa in oc– casione del Natale di lire 2.500 e per qualche tempo sussidi di lire 250 al giorno per i capifamigliu. Poi, senza lavoro perchè la terra è som– mersa, son rido11i a vegetare iti un' atmosfera di elemosine tirchie con– dite di preghiere: proprio come i poveri profughi finiti senza speranzn, ospit.i di (<campi» barbari (uno è CJUÌ vicino a Napoli: e tutti ne parlano come d'unu infllrnia) a cui il Governo dà le baracche sco,uiesse i materussi semoventi le coperte a ragnatela, e La famigerata Assistenza Pontificiri dà con i suoi soliti modi lo scarso cibo. L' ttllu.vione ha collaudnto la incapacità cronica dei politicanti profes– sionali da cui il popolo dovrebbe attendere un migliore avvenire. Ed an– com una volta il popolo, la povera geni.e anonima, deve trovar da. sè - -Setlzlt il d(tlwro dei ricchi che c'è, ma lo Stai.o non vuole toccarlo - il modo di ricominciare <tvivere e a lavorare. Il Governo trarw con altri Governi, pregandoli che vengmw t.ra 11oi a scegliersi i giovani più sani e più abili per farli emigrare nei loro paesi, men.tre qui 1.ra noi tutto l'immenso lavoro di ricostruzione (o di costru– zione) di case scuole acquedotti fogne ospedali navi vestiti scarpe ecc. ri'.– mane nelle fantasie dei pianificatori. E chi riel popolo non può emigrare, ricomincia o seguila nel suo disperato sforzo di soprav-vivere. lnllmt.o, a commento conclusivo, si hanno i primi numeri delle dichia– rflzioni di reddito dei ricchi. Uno solo ha avuto il coraggio di arnmellere che guadagna ,nezzo miliardo all'anno: gli altri, tutti han seguitato a di– chiarare un deci,no e meno dei loro introiti reali. Così lo Stato non in– casim. Così, dovendo spendere prima di tutto per la polizia che lo difnulc e l',•.5ercito che difende i padroni lontani (200 miliare/i per il riarmo) non t.rova mtti donaro per finanziare lavori. Così i ricchi ben difesi drt gend<1rrni e prl!li e giudici, seguitano <1<l imperare. Cli<> speru11za vi pu.ù csserr><l'usòre da questo mtirasma, se 110n per /,• -vie della rivolta? V. 67

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