Volontà - anno VI - n.2-3 - 15 gennaio 1952

bisog:na esportare, che bisogna ab– bassare i costi Ji produzione ecc. per risolvere il problema delJa disoc– ,cupazione, si raccontano delle bal– le soJenni. E si raccontano delJe bal– li· anche quando si fanno le agitazio– ni per aumentare di qualche decina di lire il salario orario, senza tenta– re Ji ridurre i profitti degli indu– •lriaJi e quelli dei commercianti al– l'ingrosso. La disoccupazione - hi– &ognerii metterselo in testa - non è una cauii-11(non f' lei C'ioè (·he r,ro– _,oca la miseria), ma un effetto; è protio! la dalla miseria. L'unico modo per assorbire Ja ùi– "Occ1qrnziouc non è dunque quello di pagtirt' meno gli operai, tenere al– ti i prezzi ed esportare; ma di av– vicinare salari e 1>rezzi in motlo f'l1e la roba prodotta possa essere vf"mlula anzitutto sul mercato inter– no, che la gente abbia più denaro tla spendere e che perciò chieda più roba da comperare. E per fare fflH'· eto bisogna premere a1J'origine stcs– s;, della produzione, non sohanlo per alzare i salari, ma per imped-ire (·lie il prezzo di vendita sia spropor– zionato al costo di produzione. Tempo fu mi raccontavano che in una fabbrica di posateria, 1a forchet– la chr costava all'industriale 30 lire si poteva trovare sul mercato dello sh'sso paese a 150 lire, e anche più. Il compagno che mi diceva che si dovrebbe fare qualcosa per impe– dire questa sperequazione, agitarsi perchè le forchette arrivino al mer– cato a 60 lire, non sapeva probabi). nwnle di avere avanzato la migliore soluzione del problema dei nostri crediti verso la EP. È infatti questa spereq_uazione tra costo di produzione e prezzo di ven– dita che impedisce che fa ~f>ntP-in no Italia possa comperare in quantità .sufficiente per far lavorare le fabbri– che. Ed è tutta una catena: se la genie qui non compera bisogna. e– sportare, a tulti i costi (magari fì. nanziando la esportazione con i quat– trini t.lPI paga-tasse, come in questo caso): 1wr esportare bisogna fare prezzi più bassi della concorrenza e– slern; per fare prezzi più bassi bi– sogna avere alti profitti in Italia; JJt>r avere alti profitti è necessario paga– re poco i Javoratori, alzare i prezzi e impedire che entri merce straniern a prezzi inferiori. Poi si ricomincia daccapo. Tutto questo perchè il funziona– mento della produzione, della distri– buzione, delJ'economia è nelJe mani di alcuni grupp-i monopolistici; per– chè la miseria è il sistema economi– co italiano e l'unica fonte di r-icchcz– za di questa gente che, se il sistema cambiasse, sarebbe spazzata via an– die senza rivoluzione violente. Il lavoratore paga tutto: finanzia ]a propria miseria. Ma credete che se ne preoccupi? Nel coro de1la Con– findustria e <.!ella Confagricoltura si è potuto sentire ]a voce angelica del– la CGTL; alto.esempio di sprezzo de– gli interessi operai e di attaccamento alla tradizione collaboratrice di tut– to il riformismo italiano. E i Javora– tori? farsi baslonarc per la faccenda Ilei ~ATO, dalla Celere di <1uegl.i Slf>ssi induslriali che la CGIL aiuta a vincere. A che servono <1uesti quattrini'? Campilli, ministro dell'Industria e Commercio, ci ha recentemente in– formati che le erogazioni in favore dell'industria italiana ammontano a

RkJQdWJsaXNoZXIy