Volontà - anno VI - n.1 - 31 ottobre 1951

di1are la vedo,,a di un eroe, una signora così generosa, ecc. ecc. t: c1uello di coloro che dicevano: - Sarà. Ma chi garantisce che non fosse la man– tenuta di quel maggiore? E, poi, come si la a dire che quel maggiore era un eroe? ecc. ecc. I due partiti continuarono a discutere, e lasciarono da parte perfino la questione della luce. Al C(lffè dell'Amicizia ci fu perfino una lite. La signora Olga, con la sua faccia affabile, con \e caramelle ai bambini, con le Crequenti generose caritù guadagnava terreno. l poveri pass,wnno du lei, il venerdì, come dai signori del paese; quelli antichi. Un giorno scoppiò la bomba. Tornò al paese la Bice, che serviva a Milano. Lei sapeva chi cm la .-ii– gnora Olga. Proprio una combinazione, chè a .Milano non ci si conosce uep-· 1mre fra vicini di casa. Non che la conoscesse. Lei da quella gente sta\'::i lontana. Ma J' Americana stava proprio di faccia alla casa della sua pa– drona e ne aveva sentito parlare. E poi con quel via vai (li gente, per forza bisognava accorgersene. E chi era l'avc,•a dello souovoce, raccoman– dandosi di non parlarne. A Verdelago sono c·osì pettegoli e lei non vo-– leva noie. La notizia corse di porta io porta. Trovò <1ualche opposizione in sagrestia e al municipio. ma al caffè le misero le frangit\ e il 1rnrlilo dei diffidenti la inalberò come un lrofeo di vittoria. La padrona del 1c Grappolo d'Uva » ne gongolava. Si era tanto gon– fiala quella sciocca per quella sua cliente! Bella roba! Da lei ,uuhwa la genie delle fiete, ma almeno sapeva chi a,,e,•a nel sno albergo ... La signora Olga era moribonda e uel salotto di Don Vincenti si erano radunate le pcrsonalitù del paese, dal sindaco ull'ufficiale di posta, a tli– sculere sull'acquisto di una auto-ambulanza per la Croce Verde. li sintla,·o esposte le tristi condizioni del bilancio comunale, e, Cucendo un massaggio col suo fazzolettone a <1uadri alla zucca radiosa, aveva conC'hiuso col chi,·– derc l'aiuto di lutti i buoni. Mu lutti i buoni a\'evano impossihilitit. Chi la figlia che si sposava. <:hi una casa da comprare, chi le lasse Corti, chi il figlio agli studi. Tutti (liC'cvano: « Ben volentieri ... ma ... >), e, fatto un preventivo, risultò che con le somme raccoglibili non avrebbero comprato nemmeno 1e gomme. Allora il sindaco cominciò: - Avrei una proposta ... un'idea, cosi, che m'è vc- llltla ... lo,ro potranno dico se è il caso o no ... insomma ... ». E saltò fuori la proposta: chiedere nll'americaua - « chiamiamola cosi» - di aprire la sottoscrizione. Cominciando con una somma forte sarebbe stato possibile prc-.parare una serie di tratlenimenti di beneficenza ... e il sindaco, sgravato dal peso della proposta, si dilungò ad illustrare il progeuo, prendendo poco fiato per tema che l'opposizione si incuneasse nelle parentesi. l\fa dovette finire. E allora ci ru un grande silenzio. A rompere quella pausa di incertezza fu la signorina Tebaldi, presi– d<'ntessa delle Figlit• di Mflrin: - lo, :ul una donna così, non chiederci un 45

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