Volontà - anno VI - n.1 - 31 ottobre 1951

i giorni succ·essivi. JI resto è solo fontnsia. In fatto s'è visto già troppe volte ormai che anche nel termine bre,•e dclln vita d'una persona la c9stru– zioni' di libertà delineata in antici– po con nettezza che pareva assoluta è svanita conte fantasma nella neb– bia, e concrete son rimaste soltanto, e gcncrulrici di menzogna e di in– ganno, le muC('hine di violenza e di inganno usale lungo la via. lo t•:,iSlo :iolo in parte in me-stes– ... o. Una parh• uccessaria di me csi– Mt' nel mio prossimo, presente e fu– turo. In vcri1ì1 nessuno può vivere ~olo. La vitn d'un solo non può nem– meno t'OIH'cpirsi se quell'uno vuol r-:,scrc umuno. Mi dico dunque: sii fortemente lf' sh'SSo, e coltiva Ja tua divcrsitìi. € e&su che ti conscn1irì1 di dare (' ri– cevere il massimo negli scambi di cui si costituisce la ,,i1a sociale, di com1lletarti con gli altri lathlovc tu manchi, di complct:1rc gli nitri lud– dovc essi mancano. Scnq•lit·i propositi <li St'n:io c·o11111- 11(• b11s111no a for uma.no il noslro vi– vere, a tliffcrcuziarlo dal vivere pail• si, 1 0 tlcll'animalc. Non occorrono uf– fotto le sublimi1ì, dei grandi pensa– tori, alle •1uali spesso giungono S('ll• za studio un montanaro sperduto, un llrscatorc ;;ull°occano, una nrnl1rc <li figli, b po,•era gente che è JlUr t•~a umana nel profondo. Mi tlico: Saggia te stesso sui luoi muici: e gimlica te stesso quando sci tentato a fori i lor giudice. Porta in luce i tuoi impulsi alla violenza cd all'inganno: e t'accorge– rai clic I~ p<'rcosse generano pcrcos- &e e la persuasione genera pcrsua– ~ione. Diffida delle ider: eercane il sen– so nelle opere. Ama la tua libertà nella liberlà del tuo prossimo: e guardati dunque dal comandar<' come dall'ubbidirn; chè l'uno e l'altro, dopo averti cor– rotto, altorno a tt' corrompono il tuo 1,rossimo. Cerca in ciascuno, anrhc nel tuo nemico, la sua particella di ,·e.rità: e la troverai. Rallegrati dcll11 vi111. St'ntine il sorriso anche nel buio - anche twl buio della noltt-. al di lì, tlf'I quale r'è semprr un'nlba. li vecchio dilcmnrn dcli' egoi– smo-altruismo non ha trovnta solu– zione nel pn~ccllo negati,•o di GcsÌI ((< non fare agli nitri ciò che non vorresti fosse fatto u te stesso »: quanto margine d"ii,ocrisia consenti– to). Non ha trovalo soluzionr nel precetto ancor pili ucgntivo di Marx (« 01>prin1i <·hi 1i opprime»: quale ampia slrada t1•crron· aperta nel mondo). Eppure quel dilcmmu i,,•anist·e 1wr me, come probll'ma ciel mio 01H·• rart• <1uotidiuno, ,q,penu giungo a capir<' che In via della vcri1:1 è: amare gli altri per ciò che spero di poter dare loro, non gii1 per il quan– to <'hc spero ,~~i mi 11ossa110offrire. La politica, scicnzu del possibile secondo Je brillanti <lisscrlazioni dei suoi teorizzalori, è in fondo soltan– to pestare e rimcslarc l'acc1ua nel mortaio, acce11ando cd il mortaio <' J'acqna come inevitabili, e <111indi senza alcun costrutto. Accade così che lungo le vie del– la politica gH uomini si consumano 15

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