Volontà - anno V - n.11 - 31 agosto 1950

plice mcuafon Janlc:,ea e, nd !ramare un tema nuoui, la bella e wliJa 1111nicr1di uno dei • grandi rusti » del tempo dc• gli Zar, L'idea ce111rale Jd ,·olume, que..111che giuitifìca il titolo e che riappare 10110for– me e !lituboli i più Ji,·eui, è l'intJ)0tenu tragica ll 1 uua civiltU che vuole atrap11arc al mondo ed all'esi«:re umano individuale i loro aegrcti con la violenza e la guerra mentre queno segreto non a11partiene che all"artiSla, al poeta, al la,·oratore J>acifìco, all'amore, alla "ila civile. Clucr è 1cdc,,co e come tale, uno dei eegreti che ha ,•oluto ieoprire è •1ucUo della Fnncia. Ora, questo aegre10 - che non è clic ailcnzio J>er i1 conqui,,1a1ore in ui"ali - 11i è 111ani(es1ato a Jui, il pro• 11cri110, ,•inlo dalle lolle anti-hi1lerìanc, ndl'owilalità lii un 1nacifìco borgo di Nor• numdia do,•e &i riparavano locomo1i,•e e dove iJ lavora1ore francese si è rivelato u lui in modo indimenticabile, in tulio ciò ('he cuo Ila di amabile e di genero– ~o. Improvvisamente, eccolo che si natu• r11lizta J>roletario di questa nuova patria, ra il 11uoaervizio 111iJj1are,1>ar1eal fron• te, cade prigioniero dei suoi ex•compa• trioti, dc,•e nascondere loro la 1ua natio– nali1à J)rimith•a, condivide nella sua qu1- Jitù di P.C. francese il lnoro dell'ope• raio tedeieo cd i suoi 11roblcmi e • fra– ternizza » fin nella sua s1c1sa ciuà nativt, do"c tii fn riconoscere da uua donna che egli un tc1111>0 ha Amala. L'eroe del rac• conto resterù comu11is1a convinto nono• ilante le mille ragioni che egli ha di dir– fidare e di dc1cstare il Partilo; lo detcatcri, fino al giorno in cui Mosca lancerà ai I■• \'Oratori francesi J)ronti a àCU0lcre il gio• go »ociale (1uce1a ,ola parola d'ordine: • Uccidete i 1cdeschi ». • Lu spcrm,za timida, lontana come 1mu luce tmll'ori:::onte, che lo Francia del do– po sucrru dfoemcrebbe un centro di a1- tra::io11e e ,li diQ1Mione del nostro cor1- titic,11e, si s11cg11e.L'odio rendeua la Pra11• c:iu Jtrrmier11 r1cl .suo fondo a t11tti i vro• blcmi dell'ai:1.:enire. E"o fa fau:iai:a iso• lau, in 111111 .s11ecie di eremi1111sio. Tutte le pruposte ,li co/fobora:ione .su basi one– ste eruno u:reditaie, come i1pirate dal ne– mico. U« Uccidete i 1ede.sdri », /orse lan– ciu10 cori preme-clittuione come una tor– cia incendiaria, t1re1.-o vfoto f• lforopa uno libera contro l'l-:Uropa bruna» ,,rima un– coru che /o"e prommciato. Proprio come– t'• Abbu.sso gli ebrei» u11e11a vinto un so– g,w grandioso che 11e.u11110 ,mcora auevO" c.spre.s.so con parole ». Il segreto è esiio 11erdu10? No: perchè ira gli esseri pili odio~i che egli ci pre– senta: ne.I padre tiranno che ru il terrore– della s:u• infarnia, nel facchino, nel tortu• ra1ore nazii,ta, nd comuni&IM in cui lo ~io"ini!ta « non è che odio ,., Claser a 1>0co a poco ha im1)ua10 a leggere come in un libro a1>er10, la fru~1razione dolo– rosa Ji un "'violcnlo » al <1uale i segreti della vita 1,0110e saranno fone 11er sem- 1,re negati. S1Hnzare ciò che non si può 4•011111rendere non comprendere ciò che lii è gpczza10, ecco la condanna di colui che vuole mettere nelle cose o negli es– seri <1uello che egli ha nello apiri10, che– vuole trai;-formare J>rima di co1111,reudcre, 11ervir1i prima di amare. Nello 81esso mo– do uccidere per cono&cere, • spersonaliz– zare•• «annientare• è b logica implaca• bile di una dottrina che situa l'eaiuenza degli es.seri e li clauifìca 1)rima di aver riconosciuto la loro « 1pecifìcit:i • la loro– • idc111i1ùpropria • che si crede realiua– hile solo con 1A fine dell'esistenza e del• 111vi111. Il tema !!lllfomro del 1,1-,o fu mt111t1va– mente tro,•ato dal.l'autore &enu che egli si pone&!e il problema al (1uale io faccio ccn• no, almeno su un piano teorico e fui io a 11roporgli di aoslituire al 1itolo 1,rimitivo Yor der Yerkul1(liig11111, <1ucllo di Gel1eim– mis und Ce,nrl1. lntui,·o, allora, e lo di– chiaro oggi che Ceorge1 Clo.scr ha dato all'csis1enzialismo, sia e~o religioso od a– lco, la ri1po11a 1111eaada molti cervelli. No, non è ,•ero che il ,•ivcnte sia scono- 1ciu10 fìnchè egli vive. No. non è vero che la violenza di Dio o degli uomini sia neceggaria per .11trappare nll'eucre la .11ua ,•crità, in modo che aia neceuario auu- 613

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