Volontà - anno V - n.11 - 31 agosto 1950

.sibili di1tinzioni. tra regimi più au• tori.turi o meno 1,otalitari (ciò che ti. dke tra refime « totalirari. • e re• &imi. e nuroritari :a) ti sa /JU upe. rienza. che '4 guerra corrduce a di. ventare totalitario arw:helo Seaio me• no autoriiario, perchè /o macchina militare per coruepire la vittoria. e• .3·ise cd ottiene l'onnipoten:a, ed a.• .ffnJ~ uomini e cose. Anche quei minimi reddui di. forze democrati-– .che e cli libertà che oggi ,opravvi• 00110 e lottano contro gli Statì, uen• gono travolte dalla guerra ed « il potere ai traafonna in diapotismo e l'asservimento in oMaHinio ». Lo 'tMo Nord ameri.ctrno ha già .cominciato a cancelUlre ,wll'ultim11 suerrri 11uelgrane/e •virito democra• ti.co e libertario che, po1to alla btue della &uaCo&titu:ione, aueua la1ciata aperta la 1trada alfazfrme popolare. Penino l.t> Jamo&e « quattro libertà :a di Roo.(euelt, che ,ono di ieri, .1em• brano ormai OJ>partenere ad un fHU• .sato ultraremoto. -Per quanto nemici pouiamo e.s.,e– re cleUa Ruuia di Stalin, non dob· biamo dimentù:Gre che in que,to mo• mento, anche l'imperialimio dello Stato americano, co1titui.lce un altro pericolo per lo -e del mondo, &ran– de come quello rouo. La verità semplice ed evidente è .che gli Stati. rii Ruuia f' d'America sono impcinoti. Jià da tempo in un confliuo, per la ,pinta dello loro macchine d'autorità, clie ha per po• ..sta il dominio del mondo; cioè, in ogni ca &o.un fine cli non•libcrtà. Ripetiamo che non il pacifi1mo più o meno 1i11ccrodi tanta gente, nè certi 1logan venuti ora cli moda an– che tra di, noi, po110110 darci. quell'o• rientamento pratico di cui abbi,ogna.. S66 mo per reali:zare fo 1WJlrare,i,ten • .:a alla guerra. La. nostra vita ste,sa in ciò che ha di coratterUtico, boato acl orienta.rei nell'azione: que,ta vita dt, «anarc.l1ici • che ci ha condotto a difendere giorno per giorno la li• bertò di ogni persona, ad e,igere il ri.&pe.ttodei ua.lori umani, ad amare il pro11imo no•tro al di « >pro.di . tut– te le frontiere e le barriere, a com• battere tutte le tirannie di 0010. no– &tra. a portare aiuto anche agli. altri poJ>Oli. nella lotta contro le tirannie loro. Rinnegheremmo noi ate88i nccel• tando da un generale un fucile e par– tecipando alla guerra. Anche mn,,wsso e/te le mi.~urn mi• litari di u110Stato no.dro o altrui in guerr,, ci ritlucano 11/l'impotcn:a, meglio questa elle la complicità nel di.struggere e nell'uccidere. In tJIW• ,to modo salveremo, almeno, la no• &tra dignità di uomini ed il no&tro esempio si costituirà in in.scgnamen• to che darà certamente i suoi /rutti . Vi,1cano pure, ,e altro non ti può, i gen.erali. Ma la U>ro•teuo ebbrez. ::a di vittoria li ucciderà. llitler, non incontrando resi1tenza militare nei. pae,i che invadeva, ,i trot:ò ben. pre• .sto ad cu.·ae «>tto il proprio comando qua.,i tutta l'Europa centrale ed oc,. cidentale. Ma i .suoi guai incomincia. rono proprio allora, quando dove.Ue fare i conti con i popoli che aveva .1<Utome,so e trovò in eui una Joru. che gli era ,conosciuta perchè non. era la forza delle armi . È questa /orza che è nel popolo che dobbiamo tenere ,veglia. E la $Loriaci dice che quella /orza è 1om• pre capace di /are miracoli, appena lo grondi crUi arrivino alle loro con• clu1ioni. V.

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