Volontà - anno V - n.9 - 1 giugno 1951

ANNO V n.9 I giugno 1951 ' ELOGIO DELLA STUPlDJT A LA GENTE di questo bel paese che è l'Italia continua <t girare in gÌ<J- stra: il gioco del ventenllio è divenuto così abitucde che par non vi sia aluo modo di a:ione sociale. E quindi son sempre di scena i (< graudi uomini,)>. Non importa se noi dobbiwno l'oggi com!è, così poco auraente ,> cnsì grave d'in.cognite, sopratutto alla saggezza lungimirante di l-JiilPr. Altri illustri s'incaricmio di esu.mare dalle ceneri la bestia malefica che pareva scomparsa, e ri/Jrendono n suo,uire. la, stessa musica. E /e,, gente ac• corre. E la geni" ci cr,.:•de, od agisce come se ci credess<-' . .Jll'o,,era li vedia,no i «saggi)> nelle nostre elezioni municipali. Sta– /i,-,, dice, per bocca di Togliau.i e C.: << noi j)ossia1no servirci de1la loua am- 1ninislrativa per esprimere il 1nalconlenlo genera]e, per cambiare la situa– zione del nostro Paese ... Bisogna che l'indirizzo del Governo venga mo– ,lificato ... Basta per questo isolare il Partito della D.C. ,,. Il l'apa dic<', JJ(•rbocca di DP Gllsperi laico e dei card,:,ia/i Schuster e Dalla Costa <' C.; « Sì, lutto è in funzione della poli1ica interna e inter– nazionale ... )); quindi, i cattol,:ci sono invitati a e< Ù'llt~rvenire derisamenle nelle elezioni, giacchè non si tratta più di seinplici cornpetizi.oni. nel campo ammini,;trati,·o, ma la lotta è divenuta apertamente politica, anzi religiosa )l, e quindi « chi s·i astiene dal voto o vota per .individui contrarj alla fede ~i fa reo di una colpa ben pil, grave)), sentit.c: cccli chi lascia la messa in giorno festivo o non fa Pasqua ... >>. E ciò che di.cono gli altri, « apparentati >> o meno, non ha. alcun peso. Lo stesso fatto degli « cipparentame111i, », è significativo della rinu11zia t1d ogni ragiona1nento di problenii per un.a scelta a priori dettata da motivi di potere. Si tratta infatti di alleanze che non hanno per fondamento alcun positivo lavoro comune ma solo la negativa scelta tra la, prigione e il con~ vento: o bianco o nero . .. Sia.mo dinuovo alla paradossale chiar<~zza del « illein Kampf )> itt cui llitler osten1ava quei fini d'azione politica che, a guerr<i perduta, lwn,w 441

RkJQdWJsaXNoZXIy