Volontà - anno V - n.8 - 1 maggio 1951

f'nerg;ic i1111til111e11tt· spret·.1tf', 1,n,~i la vi.1 dt>ll"t•stero. pc11~1t1Hlo ,·ht> iri llnli:.1 non <'i fosse llii1 nulla ila f:.m'. Arulai dapprima a Parigi. poi u NC'w York; è negli Stati Uniti rimasi per dicci anni. Ed anche in A111eri(·11 feci del mio meglio per non essere mai · ~1s.scnh!dalla lotta: contro l'opera nefanda del prete, come contro l'infiltra• -,.ione fascislu nelle ·colonie italiurw ..... A Pittsfield, Mass .. nel 111:.1rzo1921. fui aggredito e pugn:.dato da un emissario tlcl prf'lt· italiano dc-I luogo. e fui Fc-rito ad una spalla ed aJ fianco sinistro. Il mio ar;.snlitorf' ru Frrito du una palla di rivoltella ad un piede, f'd io \'1'1111i arre.-.11110 1·11 :tN·usato di assalto con intento <li uc– c·id,,rc. Libc-rato ;;.otto c:n1zio1w ,li lrt·<•1>11to dollari, evitai il prOf'csso as– sentandomi. Com1)rcsi allora che- ,lovunqui• vadano, gli anarchici sono messi all'indi<·e e J)Crsegui1a1i senza scrupolo: io, l'aggredito. ero l'accusalo; il mio .tggressore. J){'rchl· si<·ario di un prete, cm l"a,·c-usatorf". La iziustizia .1,•llo Stnto i• uguale in tutti i 1>af'si. Presi p:.trlt· alle .tf!Ìllt-,.ioni pn i nostri due grnndi martiri Sac,·o e Vanzelli. Fui :.1hrc-voli,~ 11rrl"slnto tl(:lla lotta antifoscista cd ho la coscit>n– za tranquilla cli avC're a ((U<'Sla portato 1111 huon c·on1ribu10. (li c-ui i fo:-i.-·i– sti ,l'Ait1crica Sf'rbino ricordo. TI fascismo comP tutte le altr<" dittalure e tirannie, mi ha sempre in– Sflirato orrore. Mussolini, con le- sue vigliaccherie, con le sue Ceroci per– secuzioni di tulto un popolo. c-oi i:;uoi cinismi brutali non aventi altro scopo che cli consen 1 argli il potere, io l'ho sempre considerato un retti– le dei piÌl dannosi per l'umanità. Le sue !)Ose da Nerone, da boia, da car– nefice di un popolo e della lihertil che si gloria di strozzare e di calpesta– re, mi hanno sempre- inspirato odio. odio e ribrezzo, non per l'uomo, che è poco piì1 di mez7,o cruint-ale ,li carne flacf'ida e avariata, ma pel tiranno mass11f•ratorc- dei mi(·i ,~0111pagni, 1rnditore di quei lavoratori c•hf' sino a po"11i 1n111i f)rima lo avevano sfamalo. Questo odio accumulato da anni f' anni cli rifles~ionc-. t"Omprcs~o ,wl mio cuore di uomo libero, dovrì1 un ~ior- . no esplo1lere. Fino al ]92:{ penr;.;.woche l)Cr stroncare- la tirannia hisoJ:!nava stron– c·an• il tiranno. La libertà non è un corpo putrefatto che ,:ii possa calpe– ,1arc- impunemente. La s1oria ci insegna che in 1u11i i tempi' la libe· ~ <·alpes1111adai tiranni ha trovato difensori :,rditi. La tirannia assolda si– l'ari: nrn la lihertì1 cr!'a i vindici e gli eroi. E nessun esercito di sicari è mai riuscilo a 1rionfare della volontà nè ad arrestare 1n mano del gin– slizierf'. Ai primi rii c1uei-t'anno venni in Europa col solo scopo di incontrar,• ffllt'~lo boin f' riconlargli che la libertà è ancora piì1 vi.va che ·,mai. che ancora riscnlcb il rnorc dt•i ribelli e li spinge al sacrificio, l' che non è an– <·ora spenla la buona vecchia rn.,..,. . <legli anarchici che sanno vendicar" lf' (·rudehà e le torture inflillc ai 1>ropri compagni. · \T"J nrn;!gio di cp1es1'an110, in occasione dei viaggi clamorosi del tiranno 1wlrl1:tli.1 Se1tentrional('. t.' sp,•1·ial111c-nlt' :1 Milano. cercai irmtilnu-'nlt- (li

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