Volontà - anno V - n.8 - 1 maggio 1951

)uettere in esecuzione il mio piano. Doveni pur1roppo consia.tarc d1e non basta a"erc la volonlit, occorrt> anrhr a,·er<' il mt•zzo adeguato 1ier colpi– rl'. E visrn l'inanitì1 drl mio ,-forzo, ri1>igliai lu \•ia clell'Pstcro onde aver :1µ:iodi 1,repararmi meglio e procurarmi il rn:1teri:tle f'hf-' mi oecorre\'a per pOlt'r colpirf' bene o con s:i,·uro dTclto. Oggi ritenlo la pro\'a, cnto di rius<,irt', Ct!rlo che lu \•enclett.i ,·:ulri1 ine– sorabile 4:? proniidr-117,iale sul mostro che. 11011 contento del martirio infli110 a quaranta milioni di italiani. fra ,-.oc-o, se:upre per libidine di pol1!rc. d'accordo con la mouarehia .:ab:mda, razza ,li traditori t· di codar1li. t! Mli la complicitìt di tutti gli altri fasci.imi cl'Euro1>u. sc;1tt>1u>1·:1 Hl tulio l"unrnn l!enere il flagello ~terminatore di una 11uon1 ~uerra. TI mio gesto 11011 snri, df'litto, pet'c-hi- ripnruzione di <'rurlelt!1 st•nza nu– mero e prevenzione rii stragi ancorn llla!!g:iori; non s;1rì1 ;1ssm•si11ic. pn<'hi· \·olto contro una belva chf' d"urnatHl non •ha c·l1c l"apparen:r .. a: sari, 1111 St:r• \·i7,io reso all'umanità e,I è do\·t>rf' d·ogni nomo amante clella lihf'rlit. e.l'ogni anarchico il cumpierlH. Ma se io cadrò senz.:t m•Ne raggiunto il risultalo che da tanti .urni ~vc~ru di ra~giungere. sono ~icmo che aliri prcnderit il mio (•Osto • .Ai lirnnui non si perdona, non si c.lf 've dar trf>~m.1mai. F<t<'c·iamo nostro il motto del ti– ranno stesso: c1 rendere la \·itu impossibile :.ti nemic•i ,1. N1·s.:11no pii, di lui è nemico del generi'- umano. Eblu:11c. 11ui dohbiamo cen·.irc c·on t1111i i mezzi ed in tulti i luo~hi~ di renderr la \ ita impos5ihile 1antu al boia ,·lic ai suoi tirapiedi. Ce lo im1,ongo110 le csigt>nzc ~-!ella lolla. La tirannia m1N>,·eul!n lihertì1 llllu guerr:1 :-pietata. se11z:1 lr('!,,:lla. ~oi 11011 abbiamo ,-ol– t:11110il dfritto, ma arH'IH· il dovere di ,iiferulen• nella lilu:·rti'1 i dc,-1i11i df'I. l'umanitll. Accettiamo la sfida 1• la \·ittoria ;;urì1 nu5lr:1. E se nell'opera e.lei \·indice esistr 1111 111f'ri10. se alla sua nu~morii.1 lrnnno eia trilmtarsi ~lorifìcazioni: iC io riusris~i nf'I mio dist'J.(110, <1url a1f'rito 11011 ;:arà stato mio, ma dell'idea c•hf' mi ha sempre animalo. t·h<• mi a11si~tt' e' mi inf'oraggia ad osare, che mi insegna c11.rnntos1 dt>\'e a11111rt• la libcrli1, quanto si ,le\'e odiare la tiranni11. Senza quesla idea sarei anch'io ,ma delle t.ante 11ecore del gregge che dii tutta la lanu che 1mò darei senza di ess,1 sarei uno qualun<pie della folla che vive alla giornata SO()portando rasse– ;::nato tutte le• peggiori opprcss"ioni. Ad cs11a idea quindi i meriti e le glo– rificazioni. L"ideale anarchico clw educa l'indh irluo :ille ~uhi imi hellczze dell":1• more sconfinato. della solidarie1i1 sociulc>, dt>lln c!Ì11stizi,1 " della libertù in– tegrali, è anche auimatort> dello spirito~tli vendella contro ·il male e di di– struzione per tutto ciò che C obbrohio e \'Crgog:na.- E: il fascismo col suo t·at>o sanguinario, coJJ la sua monarc·hill fedifraga, è la \'crgogna e l'ohbro– hrio insieme del nostro tempo. Questo nobile ideale anarchico ch'è lant:a parte di mc. ha dalo molli martiri per lu liberlit. un ~•·ande numero di eroic-i gius1izieri. 1 0 non du– hi10 l'ht: ,uwh,· ,1m·sla volta ,:apri', far giu51 izia del 111;1cahro,lespota di Roma. l:l-1

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