Volontà - anno IV - n.12 - 15 giugno 1950

dei la\'Ori ngl'iColi (za1•1>n1Ura, ron– catura, mieliturn, folci:llurn ecc.) im•iano il cruantilalivo di operai ri– chiesti. A fin d'nnno le 1Zionmtc di 1.i,·o– ro risultnuo eguali per tutti, ed il loro \'nlol'C in moneta. rnp1,resc11lato dalln ve11dil11della (1uota parte dei prodotti agricoli spettanti ai « col– lettivi», egualmente 1>ari 1>er tutti. 11 ftrnzionnmcnto interno dei (C colletti\'i », come è or~anizzato allo staio nllunlc, implica un izrn• vame di spese generali, che souo rnppresentale dalla iudennitl1 aJ?li incaricati di chiamar·e i turni ogni sera, l'affitto del locale o,·e si riu– uiscono i hrnccinnti quando il cc col– lettivo )) 11011 lo 1>ossicdc in 1u·o1lrio. la ret1·iln1zione dell'ammiuistrnlore sotto forma di stipendio mensile (non tulli i « colleuivi » hnnno un :11nministra1ore), e tutte le altre spese inerenti al funzionnmento del (< collettivo)). <:he ventono cledotte dal ,,alore del la,•oro 1,rodotto du– rante l'annata. Per qw·ste ,•arie funzioni speciali. \1°nivano eletti per ,·otazionc Jr.li in– caricati. in base a presentazione di lisle di candidnti dclll" varie <( cor– rc·nti politiche)) (1)iì1 scm1,licemen• le, iu baS(• 11 liste di pttrtito). le (11rnli entravano in lotta per acc-a,,a– rarsi il ma~giorc m1mcro di posti nc-lla direzione del 11 collctlivo )1, Cli anarchiei si sono scm1,rc aste– nuti di prci-,cnrnr·e liste l)roprie di (·i.mdidati. 1>erchè vedevano con questo proccdimncto introdursi nel «collettivo)) il veleno politico, che presto o tardi doveva 1>rodurne lo sfoldamcnto per la concorrenza dei , 1>artiti alla sua (lirezionc. Findti• il tri1rnrtitisrno al ;:o,•cr– no è duralo. !"unione elci « colletti- "i» è rimasrn. Dnl giorno in cui il 1rip,u-titismo hn cessato di csistc1·e, la lottn ira « gialli >1 e « ro~i 1i si l· riulocolata all'interno di quc:.-tc or– ganizzazioni fino a giungere all11 i-,U:1 roltura. La parte l'C1rnhblic:ma :.i è ritirata. fondaudo i propr:i « collet– tivi ». come 11\'\'f'1mc per· le Camere del LaYoro. ton da tutti i « colletti"i » i 1·e– pubblicani wno usciti. Molti con– servano la loro unione. là ovt~ IH"C– sumibilmente nlcggi11 mio spirito di comprensione e di reci1H·oc11 tolle– rnnza, o. talvoh11. do,·e vi sono co– muni inte1·essi che non si !lOSSOno 11 azionare. Pochi sono gli twarchi– <·i che furono eletti 1>erd.iri#(crli 1>e1· In scel1a libera dalla « base>>. o per riconosciute ca1,acit:ì tecniche. o perchè ritenuti elementi nornt.lliz– zatori di tu.1 ambiente o,•c le passio– ni ,,olitichc hanno trop1>0 spesso la prf'vnlenz::1 '-u~li interessi dcµ:li as– sociati. L'i111ollcrnnza co111u11is111 che monopolizza la direzione 11 1>oco a pnco 1>erò Ji climiua. a11che a costo di ronwerc !"unità del «collettivo» (come è avvenuto iu una frazione vicino a Htwenna. Campiano). Il collettivo raflpresenta 1111'nrnm piì1 ade~uata per la diics11 dc~li iu– tcressi dei lnvoratori della terra. La vecchia lc~a hrnccianli offriva assai meno possibilità. pel fallo d1c la retribuzione era individualr. (•ioè il b,nc<'ianle l'itirnva direttumcnte dal padrone la propria llnrtc del 1u·o– do110. Però il 11 collettivo)) ha nn– ehe i suoi lati ncµ:ativi che minano la sua f'SÌsleuza alla base. ) 0 • L'assoluta intr1.111siJtC11za dei comuuisti nel monopolizzure i 1, col– le11i,1i >l n costo di s1>ingcre i repub– blic,mi e :;tli nhri ad ambrse11(•. CO· mf' ~iii acc-cnnato. ·781

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