Volontà - anno IV - n.12 - 15 giugno 1950

principio dell'11ppo~~io mutuo. col– l"auunas-~o comune. di cui si giova• ,•ano i 1>ae<1i meno f11\oriti dalla na– tura. Nella Ca~1i1diu si stabilirono a questo sco,,o le Cu!!!!f' tli Cornpcu– suzione. Nel c11rn1>0 industriale quesla ,,rntica pnre sia stata iniziata in Hos1,italc1. nelle ferrovie entala– nc e 1,il1 lardi !i npplicò in Alcoy. Sarebbe slaln più ,::cn('rnle. se il compromeS60 con gli altri 1u1rtiti non m•f'S.'-(' im1ledito di rneializznrc a1Jcrlnm('nlc sin dai primi ,::iorni. 4° Unu conquista di enorme,• por• Lata ern stntu rng~iunta: il dirillo della donna nlln vit11. quuluuque fossero le sue funzioni sociali. Nella mclù circn dcli<' Collc11ività n~rn– rie, il sulnrio che le si auribuiva ern inforiorc n <1uello dell'uomo. nell"nhrn metil <'<1uh 1 aleute. difTc– rem:c che si spiC',tlmo tenendo conto che rnrt1meu1e In donrrn nubilf' vi– veva isolntn. s• Anche il bombino ha ,il!IO ri– cc,n(r.4·iulo Sl)Olllllll('tUnenl(• il suo diritlo 11llnviln: non f'Omc f'lf'mOSÌ· ua nccordnta dallo Stuto, bcneì come l"eéCrcizio di un diritto che nessu• 110 1>e1l!wvo di nC'gnre. Al medesimo tcm1,o le scuole gli sono &Inie n1,er• t~ sino ni quatlrodici o c1uimlici aru.1i: solo modo di cvilarc che i genitori lo mnndn-.sero a la,ornre 1>riuu1 del tClllJ)O. e di rendere la istruzione realmente generale. 6° • Jn lullc le Collcllivit:1 ugrnrie di Arngonu, Cn111logna. Lc,,nnte, Castigliu, Andulusi1t ed Utremndu• rd, è slnln norma s1>ontanca costi• tnirc dei grup1>i di lavornlot·i, qua– si sempre dislribuiti in zone preci• !C che si di,,idcvano le colture o le 762 terre. Egualmente sponli111ca è sia• ta la riw1ionc dei delegali eletti da c1ucsti grup1,i. insieme ,ti dele1itato loC'nle d'a1itricoltura. allo ~01>0 di orie111are il luvoro gencrnlc. 7° • Ohre tali riunioni ed altrf• annlol!he- dei grnp1,i 111)eeializ1.nti. n,c,•an luogo. iu forme anch'es~ spontanee, lf' riunioni dcll'i111un Collelli\'ità: una assemblea settima– nale. o quindicinale o mensile. Si prommciavn eS6.t su11"1111ivili1 dei c·c,nsiglieri da essa nomi11111i. sui t'II· ili s1)ccinli e le difficohù imprevisu•. Tuili gli nhitnnli. uomini r dQ1111c. Cossero o no proclnllol'i cli beni cli ccmsumo. inlcr,·enivr1110 e de1crr11i• nnvnno gli accordi presi. Spesso. nn– che gli stessi 1c individunlisti >> (doi• i contadini che nve,•nno preferito continuare il ln\'oro dn !!Oli n111.icht' in comunilit) potc,•nno proni·nciar~i f' volare. 8° - Nella coltivn1.ione della terr11. lr modifiche più imporlnnti sono stule l'aumenlo rapido del macchi• nnrio impicp:nto. dcll'irrif:!_azione. rcslensione della pollicoltura, 111 piantagione di alberi di ogni specie. Nell'allevamento del bes1iame. In ~lezione e la mohiplicnzioue dclii' spcciC'. l'adnll~menlo di queste spe• cic alle condizioni ddl'nmbi('ntc. del clima. dell'alimenlnzione etc. f' ),1 costruzione. su vasla scala. rii s1a1le. porcili ed ovili collcllivi. 9° - Si estendeva conlimumu~nlt' l'armonia ncll11 produzione e nella coordi1rnzione degli scambi, cosi co– me l'unità nel sistema di ri1>arli– zione. L'unificazione comnrcale 11i completava con l'unificuzionc rc,:.tio– mtle. La F1•dcrnziouc Nuzionnlc era 11orla.

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