Volontà - anno IV - n.10 - 15 aprile 1950

che trascendono l'c1ccu11wlo di. dem,ro, i fini. 11,m111i che e&si l,,111110 110.~to alla propria i;ita: Cioè il « capitali.,r.:mo » può aninwrsi tolvoltci di volo11t<i libertaria (vedi Mili, in tcoriu; uecli Olivcni nellet ,wstm pratic,,), 11.0,1 codemlo nel bigot1ismo fihmtropico co,i cui. un Carnegie cercava i,iuo110 cli lrmursi. le mani. sporche di. smigue. ma illudendosi di. poter creare ww impossibile discorde-armonia. del padrone con i salari(lti,: e u,lvolta i11di– uid11olit,i <l'eccezio11e vi riescono in qualche misurn, pur restando cc1J1itr1- list,i. - Acl es.: i11 li .R.S.S. si sori visti invece a dieci11e dapprima e poi " migliaia i srcmdi. e piccoli socialisti divenire 11011, solo pagntori di S<1forio. riscuotitori di 1,rofitti (e dunque copitolist[, 1-i11 ,>urenun 11 tiwlo pcrso,w– lc) ma anche crcMori. d'una gran maccl1ina di tiossc,llaggio, il Pllrtito. cli<' mantiene in R11.~si<t 1111a struttura ovente in gnm J)(ll"te 11n ani.mo /eucfole - senza. porlare ciel, diui11izzr1to Swlin che rid,ì fur:a al mito d'un autocntt<' necc.;;s(llio cd i11amodbilc. Cioè, « socia/i.smo » e (( cnpitalismo >> possono ben coesistere - ed insieme u loro clementi ancor pi,ì deteriori. Quindi: il mal.e sociale - c1uesto trngico q11otidfrwo di Mbitri d'i11- gm111idi. viole11::c di /citi.che cli dolori che ci /Cl sorgere dentro e ci alime1110 senzci tregua la 1.·olo11t,ì di (< /are (Jlltdcosa >> per libemme noi stessi. e ,,er– chè i-11,siemecon noi operi n liberarsi. il nostro prossimo - questo dilf11so veleno per cui uomini smi lnpi 1w11iini .<Wn ccrni. uomini son pecore. lw ima radice che deve essere comune al /c11clalismo, rd capilnlismo lii. socif,. lismo. Dove, d1111q11e ? Ri.flessio11e scmpl.ice che giovc, a scurdim,re l"ill11sio11edi veritlÌ di certe, propagomfo. cllime11u11adai $is1e,m11ici (della classe, dcllr, 11wsso. dell'economia) c/,e, u destro od ci sinistra e talorn perfi,w "' 110.~trn fic111co. pretendono spicg<1relllllo iu termini di e< modi di 1woduzio11e >). l,n. struttum eco11omica della società. i. rnpponi in ritto sul J1i<1110 del lavoro, non sono mai in verità inc<1.~ellrtbilin mm ,lefi11izio1ie unica, cmcl,e nelle comunità ap1xire11tementc pi,ì. omogenee. E ,·0111wu111e 11011coslit11i– sco110 mai. l'clenwnto esset1zi(l/e chC dà la d,icwc per i11temlerc rd O{!in• in direzioni. di maggiore ec11lità e nwggiore bene.~sere per tutt.i, cio,j i11 direzioni di liberti,. Le• disuguaglianze sociali r/erirn110 cl,, 1111 errore 1,i,ì profondo - lauto 1iro/011do che fo si ritrn11a (lgèrttc .~in nelle co1111111il(Ì feudali. cl,e in q1wlle. CllJ1itnli.~teo socialiste. Ed è - come la criticfl t111<11"• chica /,a sempre messo in eviden:.a, esercitando la sua funzione sociole specifica - l'errore ddlc costituzioni e ciel riconoscimento di cmt.oril<Ì e di poteri, l'errore dell'impfrmto e della acceua:io,ie di appcir<1t.i. Cioè. lo errore è lo Stctto, la pretesa di regolare d(ll di/uori la t-ùa degli individm'I e dei griippi, che in pratic,i si, t,<tduce r.ome a5soggett(lrC i più, i11divit/11i e gruppi, alle fantasie cd alla /orzn dei pochi .. Qualunque sia Il, /orma sociale in atto - feudale o socialista o capi• 590

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