Volontà - anno IV - n.10 - 15 aprile 1950

talista o, com'è sempre, wi coesist.cre vario elci tre 1110111e111.i. che son trn sé piuttosio complemeurnri che nemici - ciò che impvrlo, in q11mt10 <M modo cli bauersi pe,· un ulteriore t< meglio », è i111.e11.dere i.l 1;rado le uic ,\ modi di apertura dt:lla società. In una societci che si<, d,ius<i - come ltl limite quella f"scista o quella teocratica o quello. bolscevica, e come ili' varie forme le socwtci democrnticl,e - le littivitrì le iui::.iatiue di ciascuno e dei singoli gruppi s011fermate e limitai.e ci priori ,fo 1111 iw,ieme cli /or::.e, le trndizio11i I.e fol{si !!li iutcre.i;si e,x., che ~i so11 1ri11ccrole in istituti ed CIJI/Xlt'llli. cletermitwt.i e rigidi, r111ali le Acc,ulemie le Chie.~c i P(frtiti i Go– i:emi i 1'rus1s i Simlacat.i. e simili .. Non vi può essere lllfli JKWCsocirtle. 1-: $empre si finisce col rico11Mcere che il vero nemico sono i gntJ>pi di J><>chi i11s101lati<lapadroni sui molti. l•: alloro. poichi: fillibc:,·1ci è fo regofo dellt, socicuì, I« ,;olontà cli riuoluzioue 11e di1:iene l'a11im(1. Una soàet,ì veramente (tpeno. in cui gli i.;;til11tirwe11ti validiuì perma– nente o non esisw110 o son ridotti al minimo. i11 cui i 11od1iche o resiclwmo d(l/l'(lnlico o tentano di costitui.n.i ex 110110 ha111mr::0111i11110 ('Ontro di s,> il dubbio e il. rifiuto dei ,lisubbidi.!r,t,i e degli eretici. contro i quali 11es$tm op1x1rc1tCJ lw cliri.tto di i11terve11to •- u,Je societ,ì puù cfouvenJ 1rn1111ettr.:rc i11 si! le più 1,v1rie forme cli fov(lro, dull'urtigian(I/() nlfo /obhricfl. ed OJllli 11 ;,1odo di J)roduzione J1, cd i pi,ì diversi. imlirizzi di rtlliuitii e di fK:11.sic,-o. cd avere clall(/,cliversit(Ì lo,-o nuovo cemento <111zic/1è ragio11i di dis1111io,1e. Che è 11m1 tale socicui, se nou la socieui (llll1rc/1ic<1 ? EsS<t è possibif,, in mille forme di.verse, secondo il µe11io e h,, co11di::.io11e dcli(/ ;;ente cli ogut ,..,i11golc1 o1111111itit. Mo le -~ue mille forme ri1mdiw10 tulle ogni co.,;:ti111::.io11e di ,:Jite, ogni. ist.itu::.io11e,li aut.orità - 11v1,·e11gr1110 esse in capi ed istit111i nperauti nel campo delle idee o ;,, qu,.lJo ciel lovoro o in quello dell(/ rirercu od altrn ancora. S011 t11tte mwrclriclic, ciascun a modo suo. Poicl,è noi vogliamo es.iere ~li a11111111cìatori d <111ella sociel<ì, cd ai11- ll11·e il nostn> p,·ossimo e, crearselo. i11.,;:ie111e con noi in liberllì com.plela di i11i::.iati,,-,1 e di esperime111.o, ima chi!lra clirc::.ione di rruivit<Ì ci 11ppare 11ct– tissi11w. f;ssere noi oggi 1111 s11ggio ciel/a vir11ì e/elfo cU,~11hbidic11zfl e delln eresia, rifiutarci per primi. acl ogni &,lvntore e ad ogni Jcleofogia dcli" Saluc::.za, dar l'esempio dell" resisreu::.a olle trodi:.ioni ed ai JJOl.eri, prnti– cure fo .iflllfl diffidenza verso le idee, es.~erc ciascuno .~I! Messo i11 1111 in:;:icme di gruppi 11011-strutturati non omogenei. liberi e <lit:ersi come 11oi siamo liberi (> <li.versi - e t.esi n /or dellll nostra 11itaIoborios11 lo strumento per educllrl! ndl'esperien:.a noi si.essi ecl il Jll"Ossimo 110-~tro. F.~ que11:ta, flggi, la (( 1ireJKtr(l::.ione1ivol11:::.io1wria )). Jter noi. Cf.SAUE ZACCARIA 591

RkJQdWJsaXNoZXIy