Volontà - anno IV - n.9 - 15 marzo 1950

« ... Le società umane, se debbono essere convivenze di uomini liberi coopcrnnli al maggiore bene di tulli e non 1>itìconventi o de&J)Otie teuute insieme dnlla superstizione religiosn o dalla forzn brutale, non 1>ossono essere crcnzione artificiale di un uomo o di una scttn. Esse debbono essere il risultnto dei bisogni e delle ,,0Jont1ì, concorrenti O coutrastnnti, di tutti i loro membri: che, provnndo e ripro,•ando, trovnno le istituzioni che in un dato momento son le miglio,·i possibilì, e le sviluppnno e cambiano a misura che cambiano le circostanze e le volontà ... Rìu-eglio, 20 110,·. 1929 . ... On rnrie parti si Ulnno proposte pratiche. Per mc sono tutte buone, se !nono np1>cllo alla libera inizia1i,,n ed ai sentimenti di flolidarietà e di giustizia e h·ndono a sottrarre gl'ir.dividui al dominio del governo e del padrone ... l'es1>crienza mostt"Crà poi se quei 1>rogct1i sono renlizzahili, e lnscier:ì vivere e prosperare c1uclli che sono vitali. Che ciascuno tenti le vie che crede migliori e 1>itlr1dntte al 1>ro1>rio tcmpcrameu10: oggi ueJle piccole cose che si possono fare nell'ambiente alluale, come domaui nel vnsto cnmpo che In ,ivoluzione a1>rirì1alla nostra auh•itiì. Ma quello che è logicnmcnte im1>cral.ivo per noi tutti, sotto peua' di cessare dnll'csscre realmente annrchiei, si .; dt" nou nhdicnre mai 11clle maui di una diuatura, individuale o classista, di u.n dcspostn o di una cos1itucnte. la nostra libertà, che. per c1uanto dipende da noi. deve trovare la fiun base ed il suo limite nell' eguale libertà ,li di tutti ... ... se non possiamo sbarazzarci oggi da og.ni specie di governo uon dobbiamo per questo disinteressarci della difesa delle poche lihertii acc1ui– site e della lotta p<'r couquistnrne nitre. Se non 1>ossiamo oni aholire rndi– calmcnte il sistema c.apitalislico ed il conseguente sJniunmeuto dei lavQrn• tori, non dobhinmo per questo cessare dal lottare per co1H1uist11remae:giori" salari e migliori condizioni di lavoro. Se non possiamo abolire il commer– cio e coslituirvi. lo scamhio diretto ira i 1>rocluttori, non è una ragione per' non cCrCJ\re i mezzi per sottrnrsi il pili possibile ullo sfruttamcuto del commerciante e dell'accapnrrntorc. Se la forza degli oppressori e lo stato dcll'o1>iniouc pubhlica impediscono ora di nboli1·e le carceri e provvedere coD mezzi umani all'eventuale difefa contro i malfattori, uon vorremmo per questo disintere~arci di un'ngititziooc 1>cr l"aboli1.ione della pena di morte, dell'ergastolo a vita, della segregazione cellulare ed in generale dei modi più /croci di reprcgione, con cui si esercita quelln che chiamia– wo giustizia sociale e non è che vendetta barbnri<'a ... L' Ad1111a111 dei Rdrattari, 4 onobre 1930. « ... per noi che nou vogliamo ~ovcrno e non crediamo nè possibile nè desiderabile, economicamente e moralmente, il ))ossesso individunle del 572

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