Volontà - anno IV - n.9 - 15 marzo 1950

ui, e quindi di tessuti, che conduce in sociologia alla legittimità delle dil•isioni di classe. Se il cervello cd i I sistema nervoso sono cousidcrati quanto vi è di più alto e di più im- 1>ortnntc nell'orgnnismo, allora hi– i.ogna riconoscere nella società la supremazia della classe statale ed accetta1·e l'attuale mostruosità di lauti cervelli per un corpo solo <ruanti vi sono stnli nel mondo, par– titi iu una nazione, cricche in un partito ed individui in una cricca. Non v'(' in\'\!ce ucll'orJ?_Pnismo so– ciale cellula miuima che si rnssegni in piena coscieuzn nd essere apice. d"un pelo o callo d'una mano quan– do ,,uò es..~re cervello, ed oJ?,ni in– dividuo !iflllO fHIÒ reclamare d'esse– re cerve I lo. Qualsiasi società di tipo ideale. quale può essere contcm1>ln1n da un programma politico, non è mai pie- 1HH11e111e ,· alizzata, come la storia dimostra, dall'opera di mia sola ge– ncra;,ioue, per quanto possa essere <-roic~ cd unanime. Sempre vi sono ostacoli di una sorta o di un'altra rhe In lasciano com1>inta a mezzo, e 11011 v'è generazione, per quanto torpida od imbelle, che si ras_,ae,:i::ni ad m·cre il proprio fato prestabilito da <1uclla che In precedette. li com– pilo dei figli, specie nei tempi mo– derni, pnre sia qncllo di disforc o rifare l'opera dei pnclri. li \'oler decidere del futuro di nun sociel:ì. è <Juindi tanto fu1ile quanto in~cne– roso. A conii falli è pili privo di senso pratico chi se ne "iene 1ronfio col suo bel programma politico, a corta o a lunga scadenza. che non d1i come noi. non ha 1>rogrnmmi da \'Cndcrc o tlecnntare. Cioè: noi manchiamo di senso pratico quando nssumkuno che si f:accinn program– mi senza volere ingannare. Non è cc1·to mancnm:n di senso s1orico che rende gli anarchici restii ud ogni form:1 di programmatica politica. La loro indifferenza, che non è già d'ordine sentimentale, a destini che sorpassano il loro esiguo numero e le loro esigue possibilitì1 non viene dal mancare essi di \UH\ filosofia della storia o di una ,•isio– nc delle sor1i passate e fnture del genere umano. Solo che In loro vi– siouc non s'accende co~li occhi del desiderio e la loro filosofia non ri– posrt ~u di un'assunzione rettorica e puerile. Politicanti e partiti, inve– ce, e non solo a fini pro1mgandisti– ci, pa1·to11Otulli da ,urn premcssn 011imis1.:i.che sarà tulto quello che si n1olc ma che colla filosofia non ha nulla a che vedere. he lo dica– no o no, che ci credono o che solo lo fnccian credere, per loro tutti il millennio è sicuro e bene in vista. e il domani che viene, 1>erquanti di– Hlèlri e sacrifici ci siano 1>cr farlo vcnir'e, è più bello dell'oggi come l'ot,!gi è più bello dcll'icri. Si noti che senza <1uesta premes.sa ottimi!'ta ogni im·i1.o alla 1>olitica militante non trO\'Crcbbe risposln e non ,ti sarebbe seguito alcnno per chi soffre il ,,rurito d'essere dt1ce o rommissario. A parte l'istinto servile (' gregario. v'è un rtltro fattore chr spiega l'adesione delle masse ai par– titi e la lol'O sonlitì1 relntiva all'ap- 1>ello nnarchico. Mentre l'anarc.Li– '"mo dice: « Devi avere il cora~gio di farti uomo, di forti migliore di quello che sei », i pnrtiti politici e le grandi orgnuizzaziooi dicono: « Tu sei il sale della terra, per be- 547

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