Volontà - anno IV - n.9 - 15 marzo 1950

SCIENTIFICISMO E ANARCHISMO L' a~rnr~hismo uon è una ~ilosofia, e plllltosto un atteggiamento della voloutà. Per capire questa af– fernrnzione basta ripensare gli anar– chici più noli. P. J. Prondhoo, Leo– l1e Tolstoi, Piclro Krnpothio, Gu– stavo Landauer erano auarchici ma il loro modo di pensare diHeriva molto J'nno dall'altro. In una st.-,ria della filosofia i lol'O nomi dovrebbe– ro occupare dei posti molto lontani Ira dì loro. Ciò che avevano di co– mune era l'odio per l'nutorità vio– lenta e la volontà di combnttcre <1ucs1a autorità subito e con tutte le sue conseguenze. , Nessuno dei modi di pensare pra- 1icati da <1ucgli anarchici. nè il ra– zionalismo etico di Proudhou, nè la credenza in Dio cli Tolstoi, nè la credenza nelle scienze naturali di Kropothin, nè lo scetticismo mistico di L:uulnuci-. nessuno di essi potreb– be essere preso come filosofin ~mar– chi('a specifìcn, considerando il fauo <·hc tutte qucsic filosofie. tulti <1iu;::;li mo<li diversi di l)Cnsarc, hl\nno con– clouo altri ~ delle conclusioni prati– d1e nutoritarie. L'anarchismo è un allCJ?;~iamento della volontù e la volout:ì ha le S\1c basi nella profondità del sentimento umano. La filosofia non è altra cosa dlf' il tentativo della rn!(ioue di e– sprimere ciò che' il suo sentiment,, dice ad un essel'e umano io w.1 modo preciso e chiaro, a mezzo di parole e con delle spie~azioni. Ma nozioui e parole J1on sono capaci di dare e– spressione ad un scntimculo ad.una volont:"1che in un modo ap1H°ossima- 1ivo, e le spiegazioni della ragione, per quanto siano necessarie, riguar– dano spesso piuttosto 1nmti accesso– ni a sacrificarsi per tui ideale. Ne della cosa per la quale ~li uomiui si trovano unii i da una volontà co- 1111111c. Difficihncn1e è accaclu10 che una conoscemw p1i°ran1ente filosofica e razionale ,1bhia portato de~li uomi- 11i a sncrificnrsi per un ideale. Ne deriva che 11el .t formazione di urrn coscienza rivoluziorrnria la filosofia non ha che un valore secondnrio. 0- J:!,:lli anarchico è filosofo in una cer– ta misura. così come ogni essere U· mano aspira ad nfferrare clalla sua ragiouc e ad ordinare iu 1111'immal!i– nc razionalmente chiarn, del mondo 1• della sloria ciò ch'c~li sente e ciò che e~li vuole. Nop può .neppure ri– nunciare o\ <1uesto perchè ha bisogno di dare u,in forma al suo ideale per di(ell(lC'rC' ciò che egli sen1e sul pia– no del peni-i<>ro in un ambiente clic 11011 lo com1H·e1Hle sponta11eamente. La fìlo,.t)fìa di un rivoluzionario è lenii<> e posiliva finchè il rivoluzio– nario non dimentica cl1e le sue uo– zioni sono imprecise, le sue couo– i.ccnzc relalivc, le sue spiegazioni 541

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