Volontà - anno IV - n.7 - 15 gennaio 1950

fii , ista, 1:i critica spietata delle teo– rie :iclcialmente abortite ;. un compi– to C'S&enz.ialedi ogni uomo J)re<>ccu- 1n1todella sah•czza umana. Qual'è la base fondamentale dellu tt•orfo democratica, dal XVlll seco· lo .ai nostri giorni? È il mito del co11- 1ra110 S-OCiale; è ·jJ fantasma dcli.i rnoralitit cre<1l<t tlnllo Stnto; è l'uto– t>ia del governo del pOj)Olo per il 1,01,olo, (o di una classe economict1 11uals.iasi): è l'illusione virtuosa del <'ii:ismo unitario e centralizzatore; il f:umtiélno del cit1adino unicamente oc·<·111,ato della cosa pubblica. devoto t• .~t1cri/iC11tQ al bene generale, della ~ ••1101·n <'hf' impara a go\'ernarc lo S11,1u ,i. È, in :iltre parole, l':1s1>ita– .-.i.111t•dell'uma11it;'1 produttrice, ti• mili:ita dnlle caste. a Mstituire 1111 :i11p:1r;1lo <• dirigente >1 ad innalzarsi t•s..;n s'IPs~a in casta « dfrigenl'e », co– m<' sP il <.-Omandofosse (.-Ompatihile c·ou il lavoro- <'rcativo! i tro,cri, la Critica di Rouss""au "" del Conlralto Sociale 1>resso Pro11• ,lhon. in jl:1rticolare ne J..,'Jder, ge11c• rflh• ,J,.Jh, f<ivolu:io11e ciel XIX se– t·olo. In Bakunin essa ritorna conw 1111 lf'it•moti.v nei nume.rosi m:1110- ~wl'illi i11com1•iu1i in cui trabocca In , c.~n n 1·h oluzionaria del riv11le di )lurx. Ma l:1 sua forma piì1 coerente app:1rc in una im1>ortantc 1,arle an- 11c~s:1 a~li scritti « antilcologici,. <lell:1 f( Proposizione moti"ata » pre• S('ntala da 8akunin nel 1867 alla Le– ~a della P:u~e e c,lella Libertà. Noi com;idf'riamo questo frammento oo– me <'apitale in quanto critica a fon– do l'ideologia civica della horgl1esi:i " I.i teoria dello· Stato la-ico nel <11111· dl'O storico .del 1789. Gli uomini del Terzo Stato. sotto le monarchie di diritlo ,livino er:1• 110 slati abba~tanza 11al11ral111enle 1t0rlati ad es:uuinare la clotlrina se– condo la qu;tle un piceolo numero di nomini è ri\'est.ito, per nascita o ,ocazione di, in:1. del diritto di oo- 111:111daree di do111i11are sulla intera socictì1. A <1uestn c-ritic11 si OJ>J>Oae– ,•a l"autorità dcli.i Chiesa. o 1>i11tto– sto delle Chiese, fortificazion.i dottri– nali delJ'inuguaglianza, con l'inve– stitura accordata 1,llc caste privile• giate: i borghesi cercarono, dunque, di separare la Chie11:1· dallo Stato, o an<.-or meglio di subordinarla aUo St:1to laico. Per evitare elle la cono– scenza esoterictt di Dio o del Desti– no non conscn·asst' le 1H·erog11ti, 1 e di 1111 clero al di sopra della società ci• , il(', cercarono cli sostituire 111 misti– cismo un conformismo morale. D'al– lra ,,arte, !)Orlarono la religione dog– matica a unn religione piì1 umilmen– le " naturalP li. rivendicarono l'u– !,:"lt:1glianza daq111ti al Dio della bra• , n gente. o ria, ani i ad un Dio im– pt-rsonale e 1>aSSivo- inconoscibi• le o identico alle leggi delruniver• so fisico. Si sforzarono so1,ratullo <li negare l"ide:t cli una Provddenz~t che intcn·ie111! ue/fo distrib11:io111~ delle pllrti su <111est:1 terra. Afferma– rono che il fotto di n:1scerc qua o lit. mcmhro di t:1le c•asta o 11:izione. pa• dronc o servo. ricco o povero. non cm che l'effetto del caso. S1>iegaro- 110le differenze d1e si ritro,•ano tra gli uomini, con l':unbicntc. l'edu– cazionc1 con le scn.;:izi-oni rice\rute e con !"esercizio pii, o me.no f:l\·ore,•o• le delle focohì1. Nc~ando che le co– Sf' fossero se111plireme11lf' « ciò cl.e do,c·,·;1110 csserr », 1cnuto c·ont<o del– l'infermità llUUIIHI e del f}eCC..'\tO CO· mc ,,o)e, ano i teolo!,ri, altaccarono nello ~pirito l'a111i,•a ,·on~ac-razione 417

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