Volontà - anno IV - n.7 - 15 gennaio 1950

IL MITO DEL CONTRATTO SOCIALE Ln j!r(lm/e riuolu:iom' /nmces,, lw /t1llitu il suo scopo e th•v·cssere ricomi11cfota: questo ru il pensiero non 8010 <lei migliori tra i suoi l)ro· tagonisl i e dei suoi spcllalori più intell if!Cnl i che l:1 videro de, iarc 11:illc sue prfmc intenzioni e speran– ze. ma ciel XIX secolo in generale che rimase profond:uncnte marcato dalla delusione, dallo sconforlo che succedettero alla fiducia 1>ii1 grande che era s1at:1 posl:I 11ell'uo1110 e nel– la sua emancipazione. Possiamo coni. Jlrcndcre ancor mc~lio qucslo ntteg– giamento noi che abhiamo , issuto iJ dramma dcli.i Hi.voluzione russa e che :,bbiamo n1Ìs11rnli1 l'in1111cnsiti'1 (Ìel suo fallimento. Quanto Jlii1 la ri– ,,-olta ro1111>e<.-On il passato, qu:mto piì1 l'uomo è messo a nudo dalla di. slruzione dei tradizionali ostacoli e tanto pii:1 il Fallimento della rivo– luzione lrascina <lielro sè delle ri• nuncie alla vila e alla libcr1i1. (Stia– mo in guardia: 1111:1 rivoluzione :mar· diica clic abortisse sarebbe mortale alla fiducia vitale dell'uon10 m•lruo– mo Perciò è necessario che sa1,pia– mo rompere con tulle le illusioni e ~li rrrori di cui porli:11110 ancora il peso). Una ri,•oluzione delusa " ,·hc de– lude suppone una formulazione oo- 416 S(·irnte dei suoi scopi inferiore :1IIC" situazioni N:I agli avvenimenti: infe– riore suprntulto alle aspirazioni gr•– ncr:1li incoscienti che essa 11011 h:1 -.apulo tradurre in falli (."(I in pensif•• ri chiari. E tutto ci dimostra che 1:1- lc è il caso dell:1 Cnmclc Hholuzio- 11e che fu sostanzialmcn1c uno sfar• zo della sociel:1 f)rofana. prod11ttri<'1' e s1t011tanea, per abol irr i I giogo dcl– ii" caste e delle gcrarch ic. ma clic ru coudotta dal giacobinismo 1»oliti<·u uei ,•icoli ciechi cli una tlllO\a dilla• tura ideocralica. esercitala ;i nonH' dello Staio naziOnale. Invano le lristi consolazioni del dctcn11inisu10 storico ci persuadereli– hcro che <1ucsta limit(l:.io11c e.-:1 iu• ;:critta nella natur:, delle cose. eh<' secondo la formula cara a Stalin. « tutto ciò cl,e :icc:ule do\ eva a('c•a– dcre e tutto ciò che do\C\!1 acc:HIP– rc accade :it, Percl1è la sl-oria 11011 sia un eterno ricominciare.• fino :tllr1 rom,,lcta ~tinzione di tultr lt> forze della ,·ila r:1tchiuse ncllu ~pecif' 11• mr111:1, bisogua che ogni insuccesso di,·enli una CSflerienza fruttiier.a, <' 11011 ci sono esperienze fruttifere• ,1u:11u:lo lo sco1)0 di <p1esta esperien– za è assurdo, Ciò mette iu cama 11011 lanlo le circosltm:e quanto l:t teoriu rholuzion:nia. E. da questo p111110

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