Volontà - anno IV - n.3 - 15 settembre 1949

Il mo,nenfo è il pw110 di mussima nec(!:jsitazionc (tragico) e di mmsi– mu libertà (lirico). Anche liricità dunque: nella coscienza dcll'in~ivicluo di. porsi iritero cli mutare di creare; di essere centro non periferia, asse 110,1 raggio, midoHo intimo della esi.atcn:.a; d~ inserirsi. nel reale, di consistere in lui. Nel pia– cere di contemplarsi muot.;ere nel momento stesso ciel movimento, no,1 t1cl ricorclo; nel sen$o cli uastità di chiarezza di ampiez::.a clic l'ù1di.vid110 ac<111i– sra ,,mmclo si concreta e si allarga nell'ambiente, mur.cm, lo l'mnbie11u. Quando non viue di presente, quando no,~ vuol essern l'oggi, <111amlo 11011 sente il. momento, <111.ando non comprende che la sua ui.ta sono i,tra– menre solo le sue singole azioni momeriianee - allora t'it1divicl110, rica– mando co,1, fili di. passato sog11i.d'avvenire, irwenta regni, dei. fini, iposta– tiz::a desideri. e rep11grw11ze,si corica nel letto delle fantasie escatologiclw, cauto redC'11zioni cosmiche, s'iruwmora cli cose estreme impalpabili im• mutabili. Cosi cristianesimo libèrulismo marxismo, questi. tre aspetti della nostra vecchiezu,. Così certl' .sedicenti. anarchie, fatte unicamente di culto e di attcstr. Allora la realtà si crepa, l'esiste11;:,,a si nega, la libertà è uccisa; ~i rompi! la co11cre1.ezzadella 110Jtra vita e sulla rottura tlal.fo , cliuisione per I.a scis– sione si formano due piani; nasce il putrido fiore ciel dualismo, che è so– stanza e carne d'ogni posizione politica, d'ogni posizione religiosa. Noi. crediamo invece alla unicità indivisibilità eternità della csist.e11za: il suo essere una è garanzia di illimi-tate=.UJ, di libertà dagli ostacoli, di. continua possibile apertura. · Il nostro motlismo è amore alla semplicità (come nella gioia, p. es., che è ,ma delle cose più chiaramente indivisibili). E fo ricerca della sem• plicità non è la meta di quelli. che si presentano oggi nella figura di uomini? VIRGILIO CALASSI ETIOPIA l.'lmperatore d'Eiiopia ha chiesto che gli ve11g0110 con.seg11ati •Badoglio e Graziani come « criminali di guerra». Da che pulpito! È ben lui, il sig11ore di Addis Abeba, che ha te. miti a &uoprofiuo gli abiui11i 11elleco11di:iio11i n cui sono, lasciando perfi110 che alcu11i dei suoi vaualli praticaS.Je di fatto l'incetta di scl1iavi, ed il reslo che Wtli san110 chi è stato in quel paese. Queslo 1le110.riaDermalO cioè cl,e l'in~peratore d'Etiopia è tanto criminale come gli allri reggitori di Stato. vn a11cl1e riconosciuto cl,e Badoglio e Grazi.ani sono « crimi11ali di guerrll » secondo la defini:io11e giuridiC(I correllle: basterebbero le stragi di. Addis Abeba, e l'mo dei g11s asfiuian1i. per catalogarli a dovere. Naturalmeme 11011 si /ani ,wlfo di nulla, 11è contro Ailè Selassiè ,1è contro Badoglio nè contro Gra::ì.a11i. I lupi /11111 /alto /i111u di mtmgiare i lupi quando il sangue dei popoli tra a11corcaldo: mti ormai 11111i si so11rimessi i11cuccia: oggi ilico110,a che servirebberv al,ri processi? 173

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