Volontà - anno IV - n.3 - 15 settembre 1949

,,oste perchè in <1uel convegno uon si son discusse: essendo apparse di 1ro1lpo ahi orizzonti, confrontate al• le 11os1repossibilitit: aggiungendo pc• rò che è nostro dovere adeguare Il– nostre possibilità alle .1zioni nccessa• l'ic e 11011 queste a quelle. Per la stessa pigrn rngionc. credo, '-i sfugge cli proposito il cnlcolnrc la portala d'un indirizzo pedagogico che ha campo di esplicarsi nelle .As– sociazioni di Azione Cattolica e nelle As.s0<·iazionicattoliche dei Boys Scou• IS e delle FARI. Indirizzi vecchi, si intende; con qu:.tlche rÌ\'cstilura di modernismo: conformati però scm· pre, in uhi1m1 .analisi, a una morale busat:1 :-ulla coru:czione che il bene sia ciò <·hcordina la Chiesa e il male ciò che la Chiesa proibisce; c·he prende a modello da imitare il pili pcrfettn· mente possibile la ,·ita di ... s:mti1I1 per cccelleuza 1 <1uella che &i fonda sui ,·oti di J>01,-Crtà casritii obbC(/ic11- za; the considera l"uomo original– mente e fondamentalmente pcr\'erso tanlo <la renderlo bisognoso di grazio, per meritare la quale, bisogna paga– re lo scollo di tuua una viln di ri– nuncio e di sacri:fieio. l11dirizzi vecchi - sembrano dire i l'Ornpagni - quindi cadranno. E cosi nascondono il timore che nnsc(' dal sapere che ncssun"altra associa• zione possiamo istituire, che faccia concorrenza alle sopraccennate. Mn essi non hanno ancora cnpito, biso– gna dirlo, che non c'è campo miglio– re, per esercitare una nostra influen• za, di quello della famigliu (confes– sino i piì1<li non essere stnli dei huo• ni propagandisti in casa propria); t·he non c'è mezzo migliorc 1 per di– mostnirc la possibilità realizzatrice d'u11 1 idca 1 cli noi stes~i. regolando b no@tra,·ila secondo principi di mora• le anarchica (gli an11rchicidella mez– zanolle in taverna danno un pessimo esempio cl"anarchismo); che ,u1che vi• vendo in una societ.à borghese, an• l'hc funzion:.rndo, per necessiti, di vita, come ruote di una mucchin:.1 a noi superiore, si può il piiz spesso E-alvare la coerenza, subendo senz,1 conformarsi, nutrendo in sè quello spirito comunicativo di ribellione t·he, una vohn esploso, domani, sn• prì1 indirizzare ,·erso pii1 vaste cspe• rienzc Iiberlarie. Chiesa come Stato. Ma l:1 ,,ulu1uzio11e sloricu della Chiesu ci porta a delle conclusioni piì1 importanti per In soluzione del problema che mi sono proposto. Tutte le considerazioni, fatte con le migliori intenzioni di obieui,,i1à 1 JOispingono a guardare la Chiesa con un occhio politico, a durle un aspel• 10 poli1ico, un peso politico. Essa è ormai - e da Lempo - uno S1a10 fra gli Stati, uno Stato entro gli Stali. La sua confìgurnzione geo• grufìen che non la differenzia di tan• to dalla Rcpubblic·a di S. Marino, è solo una conve11zionc. La sm, es/.en– si<me va misurala coll'assommare i beni immobili appartenenti ai mini• stri della sua gerarchia, a enti di sua, fìgliazione. a parrocchie, congrega· zioni, monasteri i la .•ua riccltez:;a ,·a coll'assommare il monlnnle liquido delle banche dipendenti direttamen– te dal Vaticano, i tesori dei templi e delle basiliche, gli interessi frullanti dall'industria dei miracoli, dal traf– fico dei sacramenti, delle messe, del• le indulgcnze 1 delle reliquie; il suo <'fferth'O potere va misuralo assom·

RkJQdWJsaXNoZXIy