Volontà - anno III - n.9 - 15 marzo 1949

LA GUERRA PER L' INDIPENDENZA NAZIONALE DELL' JNDIA LJ u proverbio inglese dice che la speranza è una buon:. col,i.ziouc ma Hlla capiva cena. Così è della guerra per l'indipendenza naz_ionale. In– cbmincia bene, cd i suoi giorni di grandezza e d'ispirazione sono (JU<:lli in 1:ui è dirclla contro gli imperialismo potenti . .Ma quandO l'indipcndcuza è accordata c'è un certo vuoto, <1ualchc cosa che manca, finchè dcfinitirn– mcnle il popolo comincia ad accorgersi che non sta meglio con i padroni cam– biati, am:hc 6C i nuovi governanti sono uomini del suo paese. In certi casi costoro si allontanano ancor più dei governanti stranieri di prima dai loro è<•opi, Questo è stato provato in Italia, il cui nazionalismo era ovunque sotto Gnribaldi la speranza dello spirito progressivo, e~quando diventò vittorioso si lrasfonnò gradualmente, fino a diventare il nazionalismo di Mussolini, 11ualchecosa di abbominevole per Lutto il mondo. Questo è stato il caso della Polonia, della Finlandia, dell'Ungheria, dcll'lrlanda,.cd in tempi pilt vi– cini a noi, mentre un fatto -simile sta accadendo in Palestina, ritro,·iamo questo fenomeno nel rc<;entc auto-Governo p1·0t:lamato in India e nel Pa- kistan. · La battaglia degli Indiani per Pindipcndcnza nazionale ha illuminato le logoranti lotte degli anni trn le due guerre, e la nuova istruttiva l'ia se• guita dapprima dai nazionalista indiani ispirò non s<;olo i ribelli in India ma anche gran numero di altri in ogni parie del mondo. Che essa sia dè– gcnerata in squallidi intrighi politici solo un anno dopo l'indipendenza, è una malinconica ma logica conclusione del nazionalismo. Come I' loghiltcrra conquistò l' India Le leggi inglesi, in principio, non furono imposte in India da un'aperta conquista, ma da una penetrazione commerciale come in molti casi simili. I primi .lnglesi che si stabilirono in India, 110n vi andarono come signori del creato, ma come :mercanti ansiosi di aprire commercio e mercati: e pur• lamentarono con i principi indiani e i nahabs come ogni buon viaggiatore di commercio. 1Poco alla volta, siccome i principi erano ansiosi di aumcn• tare le loro relazioni commerciali, i mercanti furono .accettati: le compa· gnic inglesi divcnlarono forti cd organizzarono pure una loro forza mili- 500

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