Volontà - anno III - n.9 - 15 marzo 1949

lo ho spesso pensalo a tale questione e, in mezzo a qucst i problemi dell'uso d.cl polcre cli cui ero spesso tcslimonc cd a cui ero :1 \'Ohe strCI• tamcntc ,·incolato, mi sono domandato chi a,·cssc ragione .....,.Proudhou, Bakunin o Marx? Credo l\far:x. Credo che un parlito proletario che ripu· diasse l'azione politica e crescesse in silenzio aspettando la sua ora, pc1·• dNehbe gradtialmenle la sua abilità cd il suo gusto per l'azione. Credo ci si.l un alleuamcnto all'azione necessario all'igiene elci partiti prolclari. Credo che l'azione 1>olipc,a sia necessaria 1>er l'educazione politi<·:, delle masse cd anthc per edm.:arc alle funzioni di governo l'élite r). (la fine al vro.ui11111numero) LUCE F,\l:UJRI puchè andqre al potere? Qual'è l'utilità - du 1111 p11rito d, .u1:.tusocw{I. sru - del.l'azione II politica.}) (e Bl11m int.ende pc, "pol11,co ;1 l't1:1om· porlamc11tare e di governo) del prolcuiriat.o? 7 ) Ecco la rispost.u alle,, domanda con cui /iniscr fu not(I prr1;NIP11t<-. Ilo ragione Marx ed lw tono IJal.:uni11.dice Bl11rn.. /.,'a:ior1c pol.iricC1è u11u ,:~innastica necessaria affinchè i partiti socialisti 11011 pcrdario la loro abilità ed il loro impulso. Ginnastica per 1.e masse? Curioso e/re /" cl1itmwrc (lzion(' il voto, cioè la delega della so-vrunità. l'incarico d'agire dc,to cui altri. '""' volta lant.o e sen=f' co11trollo... Noi. sappium.o per esperienza. come l'cscrci:iJJ d<'l t·oto (lddormcnti le masse. Al.lenamcnto "ll'a:iouc socit1list.(I può ess('rc qual,mque fttto di lottct costruttì,t:a, qual1111que opcrn di soliclctrfrtà cffct• tivn da cui esuli /.'interesse del beneficio wpitalistc,.: occupare le /abbriclil' i11 tempo di sci.opero e gestirle, orgcmiz:arc coopcrotii:e r cli/endcr/r dai 1.>ericolidell'imborghesimento, suscit(lrc iniziCltive loct1h, eia parte degli in~ lt>ressati per la solu::;ione di. problemi l.ocali in 1.,·a,rtog5iodi tutti e 110,i dei' profi1tt1tori, ricostruire, per esempio, qu.ei j(l,n.osi ponti sul PQ... ma non il voto. E. se ci pensasse bene, /Jl,un dovrebbe. almeno in CJ11Psto. esser(' cl'accordo. M<t (llloro dovrebbe, sccorido il suo lungo ra'gio11ame11to. clarC' torto " Marx, il, che, per un nwrxista. è impossibilP. In /011Clo sittmo m,· cora ,di' 1( ipsc dixit. >1 dcli" scol"sti~,. Verc,menll' IJl11m aggiunge 1111~1 cosa in c11i sin /orsP il nodo cli. tutte, fo quest.ionc: I' t1zionc politico ~ ·,rcess"riu per l'ccluctt:iorie politi<x, delle masse e per educare a funzioni ,li l!Ovcrno l'« élite». Eccoci arriwt.i; non si tratta fJÌÙ del socialismo. mt1 del 1)(1rtito e, più precisamente dei. quadri. L'esperienza r11ssa, su <J11l'st;, ter– reno. /a trCm(lrC, o, megl.io. do1;rebbe /<ir tremare i socialist.i comP Ulum (ma miche. in gencrule, wtti. gli uomini, prcoccupMi, del. destino dell'uomo e della sua C<'-fJ"Cit.cì di resisten::.a di fronte alle /or:c intcm(' cd cswrnc che lo trascitiano). Il. mecca11i1>mo dei. 1>«rtiti prende il soprau1,-c111.o sui loro programmi. ecl all.'i,uerno di. ciasc1mo di essi, si svolge 1111a sordct « lotta cli r/.asse >> lrfl la base ':d il. corpo dei /1111:ionari, e/re, seguendo le liner d'un processo ch'è la carotteristica del. nostro t.empo, l.l'rlde scmpl'c pi,ì, Cl trll– sjor,n(lrsi iri una castn a part.c. 1:'; questa 1111adrllc /(1:tltc strode per cui si rn dall" dcmocrn;iu al totlllitarismo. 499

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