Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

Contrariamente all'opinione dei comunisti aulorilari, secondo mc del tutto erronea, che una Ri"oluzione -sociale possa esser d'ecrelata e organiz. zata tanto da una diltalur.:i quanto da una assemblea costituente derh•ata d.t una rivoluzione politica, i nostri amici, i socialisti di Parigi, hanno pCnsato che non potesse esser fatta e condotta al suo pieno sviluppo che tllall'a~ione .spontane,1 e continua delle masse, dei gruppi e delle associa– zioni popolari. I nostri amici di Parigi lrnnno avuto mille volte ragione. Perchè <iualc (' la testa cosi geniale, qualwlC(UC sia il suo calibro, o, se si \'Uol parlare d'una dittatura collettiva, foss'anchc formata da parecchie centinaia di in– dividui dotali di superiori focoltà, quali -sono i cervelli così potenti, cosi vt1sti, <la poter abbracciare I' infinita molteplicità e diversit:"1 degli intc• ressi reali, delle aspir.izioui, delle volontà, dei bisogni, ht cui somma .--0 . stituisce la \'Olontà collcuiva di un popolo? quali le menti che posstwo dar luogo a una organizzazione sociale capace di soddisfare tutti? Questa orga· uizzazione 11011 sarà mai ahro che un letLo di Procustc, sul <1uale la prcs-. sionc pili o meno intensa dello Stato forzerà l'infcl ice società umana :i stendersi. Avverrebbe quello f•he è sempre av\·cnulo sinora: cd è ]>rtX:isa– ■tento a questo antico sistema dell'organizzazione .attraver·so la forza che la Rivoluzione sociale deve mettere un termine, restituendo piena libertà alle masse, ni grup1)i, ni comuni, alle associazioni, agli individui, e di– !lruggcndo, una volta per sempre, la etmsa storica. di l.lttLc le violer1::c; il pot.cre e l'csist.Cll:(I medesimt1 dello St«t.o. Questo trascinerà nella sua ca• iluta tulle le itH1uitì1 del diri110 giuridico e tutte le menZogue dei diversi tulti. poichè questo diritto e questi culti non sono slati ahro che la conS.i· (·razione obbligata, si:1 ideale che reale, di tulle le violenze rappresen– tate. garantite e privilegiate dallo Stato. Ida 1( Pre<;mln,le - po11r fo seconde livrai.1011de cr (,'Empire K11ou10-germa11ique ». 1871). L' Associazione ln_ternazionale dei Lavoratori . ' Solo gli indh•iduì, anzi solo un piccolo numero di indi\•iclui, si lascia guidare dall'c< idea » aslraltn e pura. I milioni di uomini, le masse, non sol– tanto nel proletariato ma anche nelle classi illumiuntc e privilegiate, si la.sciano trascinare solo dalla po1enza e <falla logica dei (( fatti_,,: non com• prendendo e non considerando, nella maggior parte dei casi, che i loro immediati interessi e la passione del .momento, sempre piìt o meno ciechi. 29:l

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