Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

il giorno seguente; ed è naturale che -sia cosi, perchè pu poter pcnsurc, per poter aspirare a cose più elevate è indispensabile un certo minimo, sia pure bassissimo, di benessere materiale. Vi sono stati e vi sono uorniui ,·hc si sono elevati ai pii, alti fastigi del st1crificio e del martirio, uomini che affrontano serenamente Ja fame e la tortura e continuano a lottare per la loro idea, ernieamcnte, tra le pii1 terribili sofferenze; ma .sono uomini che si sono svHuppati in condizioni relativamente favorevoli cd han potuto accumulare una somma di energia latente che agisce poi quando il biso– gno lo- richiede. Almeno questa è la regola generale. Io frequento da lunghi e lunghi anni organizzt1zioui operaie, gruppi rivoluzionari, società cducati'"e ed ho visto sempre che i pili attivi, i pii1 zelanti erano quelli che si trovavano in meno tristi condizioni e che erano allratli, più che dal bisogno proprio, dal desiderio di cooperare ad una opera buona e sentirsi nobilitati da un ideale. I veri e maggiori misera– bili, quelli che sembrerebbero -pili direttamente e più immediatamente in– teressati ad un cambiamento di cose, o erano assenti o vi rappresenta,,ano una parte passil'a. Ricordo come era difficile e sterile la propaganda in certe plaghe d'lralia, 11·enta o quarant'anni or sono, quando i lavoratori dei campi e buona parte degli operai di citti', vivc,•ano in condizioni ,·e• ramentc animalesche, che vorrei credere definitivamente sorpassate, quan– tunque oggi non sarebbe senza ragione i1 temerne il ritorno. Come ho vi– sto movimenti popolari provocati dalla fame calmarsi d'un tratto coll'a– pertura di qualche« cucina economica» e la distribuzione di un po' cli sol– doni. Da tutto questo deduco che innanzi tutto ~ta l'idea che deve animare la volontà, ma che -ci vogliono certe condizioni perchè l'idea possa nascere cd agire. Quindi resta riconfermato il nostro vecchio pl'ogrnmma che proclama l'indissolubilità dell'emancipazione .morale, politica ed economica e la necessitì1 di mettere la massa in condizioni materiali tali che permettano lo s,,iluppo dei bis.ogni ideali. Lottare -per l'emancipazione integrale, cd aspettando e preparando il giorno in cui essa sarà possibile, strappare al governo cd ai capitalisti tutti <1uei migliornmenti politici cd economici, che possono migliorare per noi le condizioni della lotta ed aumdll.ltare il numero di coloro che lottano co– scienziosamente, E perciò strapparli con mezzi che non implichino il ri– conoscimento degli ordini attuali e preparino le vie dell'avvenire. Propagare il sentimento del dovere e lo spirito <li sacrifizio: ma ri– cordarsi che l'esempio è la migliore delle propagande e che mal ai può pretendere dagli altri quello che non si fa noi stessi. (da « Pensiero e. Volo111<Ì » . 15 gcnn. 92--1). 305

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