Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

<lealismo n non è che ipocrisia e strumento d'inganno: del capi1alista d1e predica agli operai. il sentimento del <lo\•ere e lo spirito di sacri'.ficio per potere senza resistenza ridurre i salari cd aumentare il proprio profitto; del «patriota» che,tulto infcn•orato di amor di patria e di spirito na– zionale, divora la patria propria e se può quella dPgli altri; del militare che per la gloria e l'onore della bandiera -sfrutt.t i vinti, e li opprime e li calpesta. Io parlo per la gente sincera, e specialmente per quei nostri comp.1· gni che - :wcndo ,•isto che la lotta per i miglioramenti economici avern finito coll'.1ssorbire tull;:1 l'energia delle organizzazioni operaie fino a spc• guerc ogni potenzialità rivoluzionaria, e vedendo or,1 1ant:i parte del prolc– t:1ria10 lasciarsi strappare docilmente ogni 1raccia di libertà e baciare sia pur•• a controgenio, il bastone che lu percuote per la v,111usperanz:1 di olle– nere lavoro assicurato e paga buona - mostrano tendenza ad abhandonarc per disgusto ogni preoccupazione cd ogni lotta economic:1 e restringere. o elevare se .si vuole, tutta la nostra atth•i1:1 nel C3tnpo dell'educazione e della lolla p1'opriamentc rivoluzionaria. Il problema 1>rincipalc, il bisogno fond:unentale è quello della libcr1i'1, essi dicono; e la liberti, non si conquista e non si consen•a se non aura– verso lotte faticose e sacrifizii crudeli. Occorre dunque che i rivoluzionari non diano importanza alle piccole qucslioni di miglioramenti cconomh·i, combawmo l'egoismo prevalente nelle masse. pro1>aghino lo -spirito di sacrificio e anzichè promcllcre la cuccagna, ispirino nelle folle il' sr1nto or• go;::lio di soffrire per una causa nobile. Perfellamcntc d'accordo; ma noh esageriamo. La libcrtf1, la libertà picirn e complcla, è certamente la conquis1a essenziale, perchè essa è la consacrazione della dignit:"1 umana, cd è il mezzo unico per il quale si -possono e si debbono risolvere i problemi so– ci:1li a vantaggio di lulli. Ma la liber1I1 è parola vuol:1 se 11011 è accompa• gn:ita dalla potenza, cioè dai mezzi per esercitare liberamente b propria atth•iti1. La massima 1< chi è povero è schin,·o >> resta sempre vera, per quanlo l!ia egualmente vera l'altra massima che« chi è schiavo è o diventa povcl"O, e perde tulle le migliori caratteristiche 'tlcll'esscrc umano ». l bisogni materiali, le soddisfazioni della vita vegetativa -sono bensì cose di ordine inferiore e magari disprezzabili, ma sono la base necessaria di ogni ,,ita superiore, morale cd in1cllcttualc. Mille motivi di natura di– versa muovono l'uomo e dcler.minano il corso della -s1orin; ma ... bisogna .mangiare. « Prima \'ivcre e poi 'filosofare». Un po' di tela, un po' di olio e un po' di terre colorate sono per il nostro senso estetico ben misera cosa di fronte ad un quadro di Raffaello; ma senza quelle cose materiali e relativamente senza valore Raffaello non .:1\•rebhc 1>otuto realizzare il suo sogno di bcllczz:1. Io sospetto che gl'« idealisti » sicno tutte persone che mangiano o· gni giorno cd hanno sCJnprc una ragionc,•olc sicurc.-;za di 1>otcr mangiare 304

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