Volontà - anno III - n.4-5 - 15 novembre 1948

Forme spontanee di espressione, le pil, dirette e J!ill immediate, dclh ,olorui1 e della cosciem:.n delle m:1sse, forme di organizzazione ehe h:1nno come b,1se naturale la liberli1 e l'ugu:1glianza di tutti e che C6cludono ogni nuOHt fornmzione di strali, di élitcs o di pri,•ilcgi; organismi sociali ehe incorporano non soltano una minoranza ma la to1:1li1à dei lavoratori e dove ogni delegazione (necessaria teenieame11te) sarì1: li) controllata e re• ,ocabilc in permanenza dull'unitit ehc l'a,,rà nominala (officina, scuola, t·asa. cec.); b) cambiala sempre nelle persone che l:.1compongono; e) man– tc11ut;:1nella impossibilità di procurnrsi qualche pri,·ilcgio malcrialc o d":1l- 1ra ~,>ccic - in modo che <1uesta dcleg:1zione non potrà mai diventare una nuo"a formazione soci.:1lc, una '< struttura » permanente. Forme c1·organizzazio11c. insomma, che eviteranno tanto fisofomenlo lon,lc quanto la cc11trn/i;;:.::.n:io11c. Questi due estremi signifitano rabbas– t111mcnto del tenore di vita indi, idualc, sia 1>er il folto di rsscrc tagliai i fuori dalle sorgenti di materie prime dell'economia mondiale, sia per il par:issitismo di un llUO\"O appar~11O centrale, nocciolo di una nuova e:1st:1 o cl:1ssc dirigente qualsiasi .. 111 :unbeduc i casi non l'i è socialismo. Quand() siano ben riconosciuti e <-ompresi questi principi di organizza..:ionc, e qu:m– do noi sapremo che mni 1111n mitwrcm.u,, ear;, C<tpal'Cdi realizzare la so– cic1à libera, ma solo fo. riflcssio11c e / 1C1:iouc m11011011w ckllt, grrttu.lc mag– [!iorwiu,. allora le forme d'organizzr1zionc per realizzare la socict:'1 libera, saranno trovate nc11o stesso mo\'imento sociale delle masse. Forme di orgnnizzazioue Le prime rirnluzioni russe (1905-1917-1921) h:111110 1 infatti, generati liberi Consigli, organismi cli maESa che fra tutte le forme d'org:1nizzazionc csistcnli finora s'avvicinano di piì1 ai principi esposti. Nelle ultime rivolfuzioni in Gennr111ia, in Europa centrale, in Cina, in Spagn.1 1 crauo di nuo\'O o dei Consigli d'operai e di soldati, o delle forme ,·orrispondcnti ai Consigli, che si sono dimostrati come la forma tuttora pili fedele della volonli't rivoluzionaria delle masse e come la barriera rel.iti– v:uncnte pili 6Ìcura contro la formazione di nuo\'C classi o caste. Ques10 prova nello stesso tempo il N1rattere condi:io11n10 dei Consigli. Jn primo luogo non rappresentano in se -stessi un principio, non un fine, ma un mcz:o: il fine è l'autocrnaneipazione degli oppressi "d<'gli Jofruflati e l"impe<limento di qualsiasi nuova oppressione o nuovo s[ruttamcnto. Tnfine l'esperienza dei Consigli nelle di,,er6e rh•oluzioni ricordate non (' uniforme ma molteplice. Democrazia effettiva delle masse, al principio, (in Russia). I Consigli erano, irn-cce, deformali e burocratizzati in Germa– nia qunsi da1 1>rincipio. Tra questi due esempi, un arcobaleno di esperienze molteplici. La storia analitica e spicgativa del movimento internazionale dei Consigli, nel loro insieme, ci darebbe almeno l"indirizzo verso forme di 240

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