Volontà - anno II - n.6 - 1 dicembre1947

Nel <::impo <lell:1 cultura \(U11lunquc approfondimrn10, qualunque bulzu in a,·anli di carattere individuale, era. in certo modo. una ribellione. La cultura in si, s1cs,a a\·cwl carnllcre ~o,·vci.. i,·o. E lu cultura 11011 poteva cs1:crc - ripeto - che ellenizzante, pcrchè nel 111 1>Ccoloa. C.. quando Roma venne scoprendo i ,·alori di,intcrcssati dello "'pirito, gli an– tecedenti ernno greci. Non che a Roma s'imitas 1 H• p1·r maru :mza tli po,.,i· bilit:ì originali. Si foccva quel che si faceva in ogni ciuà ellenistica, ma la differcnz.1 di lingua impone,•a, insieme allo studio dei classici, la tra• duzionc degli autori anticlii e çontcmporanci. Per <JUCSlo la :.tori.i della lcttcraturn rf'rnnna comincia non con w1 poeta, ma con un crudilo. ed ha come punlo di partenza una traduzione dcll"Odisscn. La diffidenza con cui le classi conscn•alrici di Roma gunrduvauo l'el– lenismo crn, quindi, l'c!:pressione d'un inconfessato timore non delle idc<" rsotiche, ma della cultura ~tcs,;:.a, In realtà ciò che, dn Catone in poi, ..; chiama in Roma ellenismo (e il nome risponde a cnrnltcri circostanziali cd esterni) non e altro dli•· un aspcllo - il pi1'1intimo e lihNo - dcli., 1·i\·ilti'1rom:u:a. Luc~ Founu MESSAA PUNTO A propo)i!o 1/ello deM:ri:iOII~del rompo del J 1ernet di KM,tler i11 .. ~chfom11 ,lellu ''""" • che noi pubblicfJmmo i11 Volon1i, N. 2, Tommruini di Trie$te ci m(lndt1 que,m, pr~iom, .;he p11bblichinmo ~rti di /ore <'OSO gr~ta onche o Koe,tff'r stC"sso. • Ilo lètt"I fo ,:ostro rectmsione di • &hiuma della Turo,. libro che conuseft.., ,I, ~iii e che mi uvc,·a illtereuoto perchf: rievo,c~wa g11oi anche mif'i. dato clif: fui uno desl• ospiti del Jlernet. /tlorio. l'itulùmo tli elfi parla /(,µwfer <:<m.uima 1• .•impatia. ;. V«liom delfe.t·portilv d',,IVone. 1Voii t! per/em,mellte ~Ilo clie lu barac,,-a lY. J:t contem•"e i resti dPllu JamO$CIUrr· goW l,uernruionole. Essa aCU>IH gli abitanti dei primi campi di couce11traml'nlo crM1tì rfoi Jran«Ji per i co,i. tkt1i induidero.bili (di Rieueux. per es.). I a.<eri r~ti della Brigata lnternorionale anfoorono 1lopo la portt-11::.0 di Ku~,>1/er ~ì c/ie quesrì non potè consiatare lu Jur~ disciplino che vige,-a in esso. lnquadrati · militwmeme. co11una ,;erarchùr vera e propria, erano obbligali a praJ.icare la solida• ,i~à ira di loro. ma 110n.dovevano avere ropporti con. altri, 111'ppuredo11eL"W10 acce/far,• lo disc.ussio11e con gli altri del campo. Ed =o coii ubbidienti clie q11a11do (IV"1'W'W foo::.uione d'incomrare WI oonoscente Wtovano a portargli per paura di esJere ri~li ,lai loro c0mpo1,ni. Queszi erano per me ili nbilo,11i pili pericolosi ,lei compo .- piU <lijsrazmli dei Ji:,e– r"&:i•i dello baro<ca32 •· 32 d llfl

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