Volontà - anno II - n.6 - 1 dicembre1947

DITTATURA E RIVOLUZIONE NEI DIBATTITI DEL RISORGIMENTO Conclusione A I carnltcre anlologico di questo suggio guasterebbe Wl:t lunga conclusio1II'. Un liberale rnnto moderno per la larghezza di vedute quanlo antic·o per il posith•o rigore dei principi come il Cattaneo, un radicale non facile ai 1rasformismi e teso sempre al superamento di sè stesso come il F'crrnri. uu dcmocrnlico che incrocia il filo bianco di una libera esperienza crislbna 1•01 filo ro< 1.so di una libera c::pcricnza socialista come il tMontanclli, un so– ,·ialista un anarchico uu perfetto rh'oluzionario dei nostri tempi come il Pisa<·anc: ecco i quallro uomini che hanno già abbastanza parlato da "c:-li •· non chiedono postille. Piuttosto sarebbe op1lortuno approfondir<' cd in- 11'/i(rarc, anche fut>ri del circolo degli autori studiati, questo saggio. Ad esempio sarebbe ncccsc:ario csuminarc gli scritti di Alberto Mario ._.di Giuseppe !Mazzini pci: rintracciare qualche ir1e,•itabile presn di posi– zione sul problema della dittatura rivoluzionaria. Ed auche fra le figure di sceondo piano del tnrdo Risorgimento surcbbcro reperibili u,•\'er-:uri della diuatura sia l'Cgia t·hc repubblicana. · Fra i fautori della dittalura di parie democra1icu (inulilc occuparsi dei legittimisti e dei costi1uzionnli) a, 1 remmo potuto studiare il Garibaldi rd il Mazzini. In Garibaldi agh•ano itnpulc:i di un'11nimu lìeru e semplice che port.1- ,,1110 il generale ad aborrire la •politica», a spregi11re le • logomachie parlamentari 11. u preferire le maniere forti e rbolutc ai discorsi delle a<i– ~cmblcc cd 11llc mano\'rc di corridoio. Ma mentre d:1 una parte 111polc- 111ic1tgaribaldina contro quella eariculUra della libertà che era la tlento– l'razia il.iliunu degli anni sellanta à\'\'ieina\'a l'c~ulc di Caprera agli uo– mini dcll'l.1ilt.·nuu.ionalc, l'auspicata t( concentrazione del potere in m:1110 di unt.1 o di pod1i uomini cupaci '1:1 come soluzio1w della crisi i1alian:i lo allontan:1\'a dc,·isa1ucntc dai seguaci di Hukunin. È \'ero d1e 11ella apologia g:Hibaldina della ditt:11ur11 gìuoca\'ano elt.·– mculi d·online autobiografico (ricorrono reminiscenze clas!l'ichc a Cincin- 111110, a Silla t.. ad altre ,•ite parallele), versonali esperienze (dalle dith1· hm: militari i11,·oga nel Sud-America al ruolo di dittatore sos1enuto a i\'.a– poli), ragio111 soltanto sentimentali (dinamica :w\'ersionc ai bizantinismi ,. chiara simpatia per un palernalirimo govcrnalh•o). 'fulla\'ÌU la t( dittatur11 oiu·~la e lcmpora!H':t » tli G:iribaldi re~ta una fonnulctt.1 neo-giacobina i·ui d

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